"Risse e sputi sulle tombe". Il degrado dei migranti accampati al cimitero di Ventimiglia

È preoccupante la situazione al confine di Ventimiglia dove i migranti hanno occupato l’unico posto a loro disposizione: il cimitero

"Risse e sputi sulle tombe". Il degrado dei migranti accampati al cimitero di Ventimiglia
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Non solo tombe, ma anche persone - o meglio “ombre” - si destreggiano all’interno del cimitero di Ventimiglia. “La situazione è fuori controllo”, dice Nunzio Ippolito, responsabile della cooperativa Ls che gestisce i servizi cimiteriali a La Stampa; infatti, i migranti al confine di Ventimiglia, ormai, hanno finito per abitare anche l’ultimo luogo a disposizione: il cimitero.

La situazione al cimitero di Ventimiglia

Ogni giorno alla frontiera di Ventimiglia arrivano circa 200 nuove persone; l’allarme è serio, perché la situazione pare peggiorare continuamente. La Francia ogni sera respinge in Italia 80 persone e le condizioni sono diventate davvero ingestibili. Ogni sera, davanti al camposanto piccoli gruppi di volontari europei – ragazze e ragazzi – distribuiscono del cibo per i bisognosi. “C'è un solo ingresso. Il nostro cimitero è una struttura che si presta a essere controllata. È un servizio che devo ai cittadini. Ci stiamo facendo fare dei preventivi da diverse società di vigilanza privata, perché l'organico dei nostri vigili urbani non ci consente di schierarli a difesa del decoro del cimitero. Ma è impensabile andare avanti così, ha spiegato ai microfoni de La Stampa il sindaco Flavio Di Muro.

La doccia tra le tombe: lo sfregio dei migranti al cimitero

“Non è il posto più giusto del mondo. Ma non ne ho un altro, hai capito? Devo farmi una doccia e ho bisogno di usare il bagno”, afferma il signor Tariik Hansari a La Stampa, muovendosi tra le lapidi tenendo in mano una saponetta e sotto l’ascella un asciugamano di colore rosso. I migranti sono stati scoperti dormire anche all’interno delle camere mortuarie e nella chiesetta ed i parenti dei defunti – come ha spiegato il gestore del cimitero Nunzio Ippolito – non si sentono più al sicuro. “Non voglio fare niente di male. Mi lavo, mi asciugo e me ne vado”, ha affermato il 40enne Tarik Hansari, originario di Casablanca.

L’intervento delle forze dell’ordine

Le forza dell’ordine sarebbero già intervenute diverse volte a seguito di svariati episodi: in particolare, Ippolito ha raccontato che “quando bevono diventano aggressivi e ci sono stati dei litigi. I carabinieri sono già intervenuti diverse volte. E poi c'è quell'episodio, quando qualcuno avrebbe sputato sulle tombe”. Ad avvalorare l’ipotesi degli sputi al cimitero anche la fioraia. A questo proposito, il sindaco di Muro a La Stampa ha riferito: “Sono successi fatti gravi. Fatti incivili. Fatti incompatibili con un luogo sacro. Escrementi fra le lapidi, urina, e sputi”.

Il sindaco ha poi aggiunto di stare prendendo dei provvedimenti: “Intanto stiamo organizzando un nuovo punto di assistenza diffusa”, poi ha concluso: “Ma solo per i migranti che ne avranno diritto. Gli altri verranno allontanati dal nostro territorio”.

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