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Ex calciatore malato Sla insultato e picchiato in campo: "L'aggressore mi ha querelato"

Stefano Turchi, ex calciatore professionista affetto da sclerosi laterale amiotrofica e oggi responsabile del settore giovanile del Brusaporto, è stato aggredito lo scorso 3 aprile ad Albano Sant'Alessandro dal genitore di un calciatore della squadra avversaria

Ex calciatore malato Sla era stato picchiato dal genitore di un ragazzo avversario
Ex calciatore malato Sla era stato picchiato dal genitore di un ragazzo avversario

Insultato e preso a calci, invece delle scuse rimedia una querela. È quello che è accaduto a Stefano Turchi, ex calciatore professionista affetto da sclerosi laterale amiotrofica e oggi responsabile della fascia agonistica del settore giovanile del Brusaporto, che aveva raccontato e denunciato di essere stato aggredito lo scorso 3 aprile ad Albano Sant'Alessandro dal genitore di un calciatore della squadra avversaria durante la partita Brusaporto-Uesse Sarnico (categoria Allievi regionali Under 17 Èlite). "Pensavo mi facesse almeno una telefonata per chiedere scusa, invece mi ha querelato", ha spiegato l’ex giocatore. Ora il presunto aggressore ha risposto con una controdenuncia alla querela che Turchi aveva presentato ai carabinieri dopo essere stato dimesso dall'ospedale.

Il racconto

"Ho preso calci e pugni, mi è stata danneggiata l'auto e sono stato pure denunciato - racconta amareggiato l'ex calciatore -. A questo punto non mi resta che andare avanti a ogni costo, in difesa della mia persona e di tutti i portatori di handicap. Non si tratta di una questione di risarcimento economico, voglio andare avanti anche per dare a questa triste vicenda un valore ulteriore in aggiunta a quello delle varie campagne di sensibilizzazione contro la violenza negli stadi". Cinquantaquattro anni, ex giocatore dell'Ancona, protagonista con i dorici della promozione in Serie A nel 1991, Turchi oggi è dirigente dei bergamaschi del Brusaporto. Malato di Sla dal 2007 e costretto sulla carrozzina, è stato aggredito dal padre di un giocatore della squadra avversaria, la Uesse Sarnico.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito al termine della gara, sulla base della denuncia effettuata da Turchi alla stazione dei carabinieri di Grumello del Monte, un genitore avrebbe aggredito con calci e pugni l’ex calciatore. La causa scatenante? Alla fine del primo tempo, quando un giocatore del Sarnico si è sentito male e il padre ha preso l’auto ed è entrato nell’area riservata alle società per far salire il figlio. Il ragazzo, però, a quel punto si è ripreso e si è accomodato in panchina. Il padre, invece, si è fermato dietro la porta, vicino a Turchi. Quando il genitore ha cominciato a insultare chi era in campo, Turchi gli ha chiesto di calmarsi ma per tutta risposta sarebbe finito a terra venendo poi aggredito a calci e pugni.

Ieri l’epilogo e la querela dell’aggressore invece delle scuse pubbliche.

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