
La democrazia non sembra avere più spazio d'esistenza nelle università italiane, dove i collettivi di sinistra hanno cannibalizzato ogni possibilità di discussione e di confronto: non esiste più il diritto di parola per chi non la pensa come loro, non esiste più la libertà di espressone e, soprattutto, non esistono più dialogo e confronto.
L'ennesimo caso si è verificato nella giornata odierna al Campus Einaudi di Torino, dove i collettivi rossi sono convinti di avere il totale dominio politico e ideologico. Durante un presidio pacifico per dire basta alle occupazioni nelle università, che ormai sono ininterrotte dall'inizio dell'anno accademico fino alla fine, minando in maniera seria il percorso di chi vuole studiare e non trastullarsi e perdere tempo, i militanti della Lega Giovani Torino sono stati contestati da alcuni studenti riconducibili ai movimenti pro-palestinesi, che hanno intonato cori come "fuori la Lega dall’università" e "anche oggi non entrate". Nei soliti gruppi riconducibili ai collettivi si trovano anche le rivendicazioni della "cacciata" al grido di "fuori i sionisti dall'università" e "fuori i fascisti da questa città". Manolo Maugeri e Gian Marco Moschella, rispettivamente coordinatore provinciale e cittadino della Lega Giovani Torino condannano quanto accaduto oggi, ritenendo "inaccettabile che in un luogo che dovrebbe rappresentare il confronto delle idee qualcuno pensi di poter decidere chi può o non può esprimersi".
Gli esponenti della Lega Giovani, al pari degli altri esponenti dei collettivi di destra e delle giovanili dei partiti di centrodestra, non si lasciano comunque intimorire dalle minacce. "Continueremo a essere presenti negli atenei con coraggio e determinazione, per difendere la libertà di parola e contrastare chi vorrebbe trasformare le università in zone franche dell’illegalità. Ribadiamo che la libertà di opinione e di partecipazione politica deve essere garantita a tutti, senza discriminazioni ideologiche, e annunciamo nuove iniziative nelle università torinesi nelle prossime settimane", si legge ancora nella nota di Maugeri e Moschella.
"Coloro che alle elezioni universitarie ci negano la parola durante le nostre presentazioni nelle aule, oggi interrompono il nostro presidio, riconfermandosi illiberali e falsi profeti di democrazia. Da sempre ci siamo battuti contro le occupazioni abusive e continueremo a farlo, le loro intimidazioni e la loro violenza non ci spaventano", fa eco Ilaria Miceli, referente universitaria.