Garattini: "Nessun nesso tra spettro autistico e paracetamolo in gravidanza"

Fondatore dell’istituto Mario Negri di Milano, Silvio Garattini ci aiuta a fare chiarezza sugli annunci di Trump (e non solo) legati all'utilizzo del paracetamolo in gravidanza e l'autismo

Garattini: "Nessun nesso tra spettro autistico e paracetamolo in gravidanza"
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Di tutto in questo momento c’è bisogno tranne che di seminare altro panico (sanitario) o di illudere inutilmente le persone. Un annuncio sull’autismo non può arrivare per vie politiche e basarsi su studi già pubblicati ma di fatto snobbati dalla comunità scientifica.

Il rischio è alto: al di là di notizie false o parzialmente tali, c’è il pericolo che venga screditata la scienza, quella che non fa annunci sensazionalistici alla Trump ma ci mette anni per completare studi e arrivare a conclusioni attendibili. E che magari, dopo sperimentazioni durate anni, è costretta a ripartire daccapo o a considerare nuovi fattori.

Silvio Garattini, fondatore dell’istituto Mario Negri, ci aiuta a rimettere ordine in queste informazioni confuse?

«A meno che non abbiano informazioni che non conosciamo, i dati più importanti di cui disponiamo sono quelli di uno studio pubblicato lo scorso anno sul Journal of l'American Medical Association. La ricerca, condotta in Svezia, ha considerato 2,5 milioni di donne in gravidanza, da cui sono derivati 185mila neonati esposti al paracetamolo. I bambini, nati dal 1995 e il 2019, sono stati seguiti fino al 2021: ed è emerso che non c’era nessuna differenza tra assunzione del farmaco e autismo».

E lo studio a cui si riferisce Trump?

«Ad agosto è comparso uno studio, realizzato mettendo insieme molti altri piccoli studi. Ma è meno attendibile di quello svedese».

Quindi possiamo affermare che non c’è alcun nesso tra autismo e utilizzo del paracetamolo in gravidanza?

«Non c’è alcun nesso. Se nello studio svedese è emersa una percentuale irrilevante di casi di autismo, pari allo ’zero virgola’, può essere a causa dei cosiddetti fattori confondenti. Può darsi cioè che molte delle donne che hanno partecipato allo studio siano state fumatrici o abbiano fatto consumo di alcol. Quindi non si può scientificamente creare una correlazione con il paracetamolo. Naturalmente quello svedese non è uno studio realizzato appositamente per valutare questo fenomeno come una sperimentazione clinica che consente di analizzare un farmaco in un contesto controllato. È invece uno studio osservazionale, ma al momento è il meglio che abbiamo».

Il paracetamolo è consigliato in gravidanza rispetto ad altri farmaci. Cosa può far male?

«È vero che spesso si esagera con l’uso della Tachipirina e che eccedere con i farmaci non va mai bene, ma non c’è alcun effetto pericoloso, tanto meno per l’autismo.

Anzi, il paracetamolo è indicato come il farmaco che, durante la gravidanza, dà meno problemi in caso di febbre. Al di là del singolo caso, va affrontato il problema dell’eccesso delle prescrizioni e dell’abuso dei farmaci».

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