Garlasco, spunta l'intercettazione chiave dell'inchiesta

A Quarta Repubblica l'audio del dialogo tra il padre di Andrea Sempio e la moglie. Il mistero dei contanti da ritirare per pagare "quei signori"

Garlasco, spunta l'intercettazione chiave dell'inchiesta
00:00 00:00

Il mistero si infittisce. Mentre la procura di Pavia indaga sulla morte di Chiara Poggi, che ha un colpevole condannato in via definitiva, Alberto Stasi, e un nuovo sospettato, Andrea Sempio, anche i pm di Brescia portano avanti la loro inchiesta parallela. Quella che ipotizza la presunta corruzione, tutta da dimostrare, che avrebbe spinto l’ex procuratore Mario Venditti ad archiviare rapidamente la posizione di Sempio quando nel 2017 e nel 2020 venne indagato per l’omicidio che ha sconvolto Garlasco.

Ieri sera Quarta Repubblica ha aggiunto due tessere a questo incredibile mosaico. La prima deriva dall’intercettazione, che non era finita nei brogliacci della prima indagine ai danni di Sempio, in cui il padre e la madre di Andrea parlano di ritirare alcune somme in contanti per “pagare quei signori”. Di chi parlano? Degli avvocati? O di altri? L’audio è un po’ disturbato e la redazione di QR ha lavorato per renderlo il più chiaro possibile. “Adesso devo anche trovare una formula per pagare quei signori", dice Giuseppe Sempio. “Chi?”, chiede la moglie Daniela Ferrari. “Eh, devo dare i soldi all’avvocato visto che escono…”, risponde il marito, “No ma vediamo magari faccio un assegno a uno li va a ritirare. Quindi magari Patrizio o l’Ivana”. Quindi l’ipotesi della moglie: “Chiedi alla Silvia visto che pagavano gli operai e prelevavano avendo tanti soldi non dovrebbero star lì a controllare se prende... Se no glielo paghi con l'assegno è bona. Glielo dici”. Conclude Giuseppe Sempio: “Adesso vediamo. Glielo ho già detto. Lui mi ha detto, ‘Sì per me è uguale’. E l’altro: ‘Ma no, ma…”.

Cosa dice, questo audio? Tutto e niente. Però spiega forse perché i pm di Brescia stanno scavando per escludere che l’archiviazione di Sempio sia stata viziata da un qualche accordo.

Interessante, ieri a Quarta Repubblica, anche l’intervista “strappata” a Silvio Sapone, uno dei due carabinieri perquisiti, ma non indagati, dai pm di Brescia. “Era il responsabile della polizia giudiziaria della procura di Pavia e in rapporti di particolare confidenza con il procuratore aggiunto Mario Venditti, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari. Per i pm Sapone avrebbe avuto un contatto opaco con Andrea Sempio, senza alcuna ragione investigativa”, spiega l’invita di Nicola Porro che nei giorni scorsi aveva mostrato anche i tabulati telefonici depositati nel 2017 da cui risultano due telefonate tra il maresciallo e Sempio a gennaio, prima quindi che i telefoni venissero messi sotto intercettazione. Sapone ha spiegato che la telefonata serviva ad assicurarsi che quell’utenza telefonica fosse veramente usata da Andrea e non da altri. Sempio infatti era titolare di diverse utenze e “all'inizio non sapevamo se lo usava o no".

Quel giorno il militare ha chiamato Andrea, insomma, “perché stava verificando su quale utenza era utilizzabile”. “Non ho fatto proprio niente, non ho fatto nulla di male e poi figuriamoci se vado a coprire una, tra virgolette, sospettata di omicidio”, spiega Sapone.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica