La prof va a scuola con una maglia pro Palestina. Scoppia il caso a Pavia

Un studentessa, di origini israeliane, non ha per nulla gradito e i suoi genitori hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato per tutelare la figlia. Duro attaccon del vice presidente del Senato, Gianmarco Centinaio

La prof va a scuola con una maglia pro Palestina. Scoppia il caso a Pavia
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L'insegnante si è presentata in classe indossando una maglietta che inneggia alla Palestina libera, con la frase "From the river to the sea. Palestine will be free" ma una sua studentessa, di origini israeliane, non ha per nulla gradito e i suoi genitori hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato per tutelare la figlia. Il caso è avvenuto in una scuola superiore di Pavia.

La studentessa e la maglietta

La giovane ha 17 anni, frequenta il penultimo anno e, quando ha visto la sua insegnante con la maglietta pro Palestina, è tornata a casa e ha raccontato tutto ai suoi. Il padre e la madre raccontano di essersi rivolti alla dirigenza della scuola e anche all'ufficio scolastico provinciale per chiedere di adottare provvedimenti e tutelare loro figlia che è molto preoccupata. Ma, fino a questo momento, non avrebbero ricevuto risposte dai vertici scolastici. Così hanno deciso di contattare un legale, l'avvocato Andrea Cascio, noto anche per essere il tutore di Ethan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, che valuterà gli eventuali passi da compiere, compreso un eventuale esposto in procura. Quello che la studentessa di origine israeliana e la sua famiglia chiedono è "il rispetto". Rispetto violato da quell'insegnante che si è presentata in classe indossando la maglietta politicamente esposta.

La causa

"Quello è uno slogan violento - spiega il legale - che auspica la scomparsa di Israele e la ragazza è rimasta moto turbata". Quello che l'avvocato trova inaccettabile è che questioni così complesse "siano portate in classe con uno slogan" e sottolinea come ci sia il rischio che "sia compromesso il rapporto tra studente ed educatore", dal momento che l'insegnante "ha dimostrato quel pensiero". La famiglia il cui unico intento è "tutelare la ragazza" ha scritto al Provveditorato e al ministero ma non ha ancora ricevuto una risposta.

Le reazioni

"È inaccettabile che una docente si presenti in classe con una maglia che richiama uno slogan esplicitamente contrario all'esistenza dello Stato di Israele", ha detto il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio.

"Per questo motivo - conclude Centinaio - mi sembra giusto che l'insegnante e l'istituto si scusino con la ragazza e con i suoi genitori e riterrei anche opportuno dedicare alla questione israelo-palestinese un approfondimento più equilibrato, consentendo a tutti gli studenti di conoscerne meglio le radici storiche e di ricordare l'attacco brutale del 7 ottobre, che ha dato origine all'attuale conflitto tra Israele e i terroristi di Hamas".

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