
I criminali lanciano una nuova offensiva contro Don Antonio Coluccia, il prete salentino che da anni si batte in prima persona contro lo spaccio di droga nelle periferie di Roma. Già da tempo è finito nel mirino dei malviventi, e la scorsa notte è stato vittima dell'ennesima aggressione al Quarticciolo: diversi residenti esasperati avevano chiesto un intervento alla luce della situazione insostenibile per lo spaccio organizzato tra le case popolari, e così il sacerdote si è recato sul posto. Ma i delinquenti lo hanno bersagliato.
Don Coluccia era appena entrato nei lotti, sempre protetto dalla scorta che da tempo è al suo fianco, e si è trovato in un'area buia. E il contesto non era affatto casuale: gli spacciatori spesso sabotano l'illuminazione pubblica per far sì che possano lavorare senza finire sotto i riflettori dei lampioni. E così alcune vedette che presidiano la piazza di spaccio si sono armate di pietre e le hanno scagliate contro il prete; subito dopo è iniziata la valanga di insulti e urla a suon di "prete infame" e sono arrivati dei ragazzi con grandi cani al guinzaglio. Per fortuna nessuno è rimasto ferito e la situazione non è sfuggita di mano, ma restano la grande paura e l'enorme rabbia per la violenza degli spacciatori di fronte al sacerdote che combatte l'illegalità.
Il parroco da sempre contrasta i clan mettendoci la faccia, andando nelle piazze di spaccio, ascoltando i residenti e cercando di portare a casa una missione fondamentale: salvare i giovani, spesso minorenni, dal reclutamento nella delinquenza. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha espresso solidarietà a Don Coluccia. A partire da Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: "Solidarietà al grande Don Coluccia, prete coraggioso aggredito da criminali che temono il suo impegno anti-spaccio. Abbiamo il dovere di aiutarlo con leggi come il Decreto Sicurezza, e sono pronto ad accompagnarlo nel suo prossimo blitz per la legalità al Quarticciolo".
Anche Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, ha ribadito vicinanza al sacerdote: "Chi si batte per la legalità non sarà mai lasciato solo. A Don Coluccia va il mio sostegno nella sua azione di coraggio a difesa dei cittadini che chiedono sicurezza e giustizia". Il senatore Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia, ha rivendicato l'impegno per il ripristino della legalità nelle periferie: "Non ci fermiamo e camminiamo ancora una volta al fianco di Don Coluccia e di tutti coloro che vogliono Roma libera dalla paura, dove a vincere siano il coraggio, la dignità e la voglia di riscatto di chi ogni giorno sceglie la legalità".
Antonio Maria Gabellone, deputato di FdI, ha sottolineato il ruolo del parroco nel fare da argine alla sopraffazione: "Proprio per questo viene colpito da chi teme la luce e la presenza pubblica".