Lacerenza testimonial anti 'bamba': "La coca fa schifo e ti rovina la vita"

Per il King della Gintoneria inizio del percorso di recupero al Sert e forse revoca dei domiciliari. Pronta un’autobiografia-bis. E in futuro la tv?

Lacerenza testimonial anti 'bamba': "La coca fa schifo e ti rovina la vita"
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La prossima settimana sarà decisiva per Davide Lacerenza. L’ex titolare del locale in via Napo Torriani, a Milano, dove secondo l’accusa dei pm "si spacciava e si sfruttavano escort" è dal 4 marzo agli arresti domiciliari (siamo ormai a oltre due mesi e mezzo di custodia cautelare): misura restrittiva che dovrebbe essere revocata in coincidenza con l’inizio nei prossimi giorni del percorso riabilitativo presso il Sert autorizzato dalla procura. Intanto "Davidone", anche attraverso il libro di memorie ha concluso (e che più di un editore pare si stia contendendo) - si sta accreditando come una specie di testimonial contro l’uso di droghe e il consumo esagerato di alcol: insomma, proprio i due "capisaldi" che hanno caratterizzato lunghi periodi della sua vita. E che hanno finito per metterlo nei guai sotto il profilo giudiziario ma anche per quanto riguarda la salute. Lo stesso Lacerenza ne fa cenno nelle bozze della seconda autobiografia (ne aveva scritta già uno ai tempi d’oro della scalata al successo, dal titolo "Vergine, single e milionario").

Titolo ancora top secret, ma tra i tanti riferimenti agli alti e bassi esistenziali c’è un passaggio che colpisce per l’onestà dell’autocritica. È quando Lacerenza fa riferimento alla sua dipendenza dalla coca: "Vi assicuro che quella schifezza della cocaina ti rovina la vita. Ero arrivato a farmi oltre due grammi al giorno. Mamma mia che schifo penso adesso che facevo. È pazzesco non ti rendi conto ma aumenti sempre di più e non ci fai caso. Ma il tuo fisico sì! Ed arriva il momento che ti presenta il conto". Come quella “volta fatale: il respiro mi mancava sempre di più, ero in overdose. Chiamano subito l’ambulanza che mi porta all’ospedale San Carlo di Milano. Quindi arrivo in ospedale in codice rosso. Ricordo solo voci confuse e ronzio”.

Un brutto passato che Lacerenza ora pare intenzionato seriamente ad archiviare.

Le battute si sprecano e non manca l’hater di turno: "Lacerenza versione anti bamba? Come chiedere al conte Dracula di diventare testimonial Avis per la campagna di donazione del sangue"; un "Dracula" che - c’è da scommetterci - quando tornerà ad essere un “conte” libero, sarà conte(so) soprattutto in tv. Il personaggio Lacerenza sembra infatti tagliato apposta per il format di certe trasmissioni in grave crisi d’astinenza. Da audience.

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