Preso il mandante del delitto di "Passerotto". Il giallo dei legami con l'attentato a Ranucci

L'albanese era fuggito dall'Italia per evitare la cattura: è considerato il mandante dell’omicidio di Selavdi Shehaj, avvenuto sulla spiaggia di Torvaianica nel settembre del 2020

Preso il mandante del delitto di "Passerotto". Il giallo dei legami con l'attentato a Ranucci
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È stato arrestato ad Abu Dhabi Altin Sinomati. L’uomo, cittadino albanese di 38 anni, era fuggito dall’Italia per evitare la cattura: è considerato il mandante dell’omicidio di Selavdi Shehaj, conosciuto con il soprannome "Passerotto", avvenuto il 20 settembre 2020 sulla spiaggia di Torvaianica, in un’area particolarmente affollata. A compiere materialmente l’omicidio sarebbe stato Raul Esteban Calderon, lo stesso uomo già condannato per l’assassinio di Fabrizio Piscitelli - meglio conosciuto come "Diabolik" - avvenuto un anno prima. Secondo l’impianto accusatorio, Sinomati avrebbe pagato 150 mila euro in contanti a Calderon per l’esecuzione di Shehaj.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono state condotte dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, dalla Squadra Mobile e dallo Sco della Polizia di Stato. Sulla base degli elementi raccolti, è stato ricostruito un presunto coinvolgimento diretto di Sinomati nel delitto. Per l’omicidio di Shehaj, la Corte d’Assise di Frosinone ha già condannato in primo grado all’ergastolo Raul Esteban Calderon e Giuseppe Molisso, quest’ultimo per concorso nell’omicidio.

Sinomati risulta inoltre imputato in un’altra inchiesta che lo identifica come uno dei principali fornitori di cocaina per un’organizzazione criminale attiva a Roma. Tale gruppo, gestito da Giuseppe Molisso e Leandro Bennato, è stato smantellato nel corso di un’operazione condotta il 18 marzo 2025 dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, riporta Repubblica. L'intervento è avvenuto dopo l’arresto di Calderon per l’omicidio di Shehaj. Sinomati, in quell’occasione, era riuscito ad allontanarsi, trasferendosi negli Emirati, presumibilmente per evitare ulteriori misure giudiziarie. L’arresto di Sinomati risale a dieci dieci giorni fa. Il luogo dell’omicidio di Shehaj, a Torvaianica, si trova a circa 100 metri dalla casa di Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore della trasmissione Report, recentemente vittima di un attentato avvenuto lo scorso 16 ottobre.

Proprio Ranucci, in un’intervista a Repubblica, aveva ricordato il delitto di Shehaj come un episodio emblematico del contesto criminale della zona. “Non ci sono tantissime persone che sono in grado di fare operazioni di questo tipo” aveva dichiarato il giornalista, riferendosi all’attentato nei suoi confronti. Nella stessa intervista aveva poi accennato ai collegamenti tra la criminalità albanese locale e Piscitelli, figura centrale in diverse inchieste della sua trasmissione: “Sulla spiaggia qua vicino ci fu l’omicidio di Selavdi Shehaj”.

Tra le ipotesi investigative relative all’intimidazione subita da Ranucci, viene considerata anche quella che coinvolge elementi della criminalità albanese, già al centro di alcune puntate di Report e ritenuta legata ad ambienti

ultras e a esponenti della criminalità organizzata romana, tra cui il boss Michele Senese. Questa rete sarebbe coinvolta in conflitti tra clan per il controllo del traffico di stupefacenti nella Capitale e lungo il litorale.

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