Coronavirus

L'effetto Kraken: naso che cola e sintomi gastrointestinali

Sono i sintomi di Kraken, l'ultima sottovariante di Omicron, rilevata in oltre 30 paesi, discendente di Hippogryph, che a sua volta deriva da Gryphon

L'effetto Kraken: naso che cola e sintomi gastrointestinali

Raffreddore e naso che cola, mal di gola e tosse, in alcuni casi febbre e anche vomito e diarrea, che fa confondere con l'influenza e qualche virus gastrointestinale. Sono i sintomi di Kraken, l'ultima sottovariante di Omicron, rilevata in oltre 30 paesi, discendente di Hippogryph, che a sua volta deriva da Gryphon, la nota ricombinante di Centaurus, presente in Europa già da ottobre.

Le stime dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) evidenziano che Kraken è cresciuta così tanto in un mese da diventare il ceppo dominante negli Usa, responsabile di circa il 41% di tutte le infezioni. Negli stati del Nord-est, questa cifra è salita oltre il 70% e in particolare a New York ha fatto un balzo del 140%. In Italia per adesso sono state registrate 2 sequenze e secondo l'ultima survey dell'Iss è Omicron 5 la variante predominante anche se preoccupa la cugina Omicron 2.

All'interno del lignaggio della variante BA.5 sono stati identificati 151 differenti sotto-lignaggi, tra questi i più frequenti sono BQ.1.1, il cosiddetto Cerberus (30,84%). XBB.1.5 è «la sottovariante più trasmissibile che sia mai stata rilevata», ha affermato il responsabile tecnico Covid-19 dell'Oms, Maria Van Kerkhove.

XBB.1.5 sta attirando l'attenzione perché mostra segni di «fuga immunitaria»: ha la capacità di eludere l'immunità naturale o la precedente protezione fornita dai vaccini e reinfettare le persone.

«La popolazione deve sapere che esiste una variante più trasmissibile ma anche ricordare che questa è la stagione in cui circolano tutti i virus respiratori. La consapevolezza è diversa dalla paura», ha evidenziato Pavitra Roychoudhury, virologa dell'Università di Washington Medicine. Gli strumenti efficaci per evitare gravi infezioni, includono test rapidi, maschere di alta qualità, ventilazione e filtrazione dell'aria interna, pillole antivirali orali e vaccini aggiornati. «Presto avremo più dati sull'efficacia dei vaccini contro XBB.1.5 - ha aggiunto il Aschich Jha, coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca - è probabile che sia in grado di superare le nostre difese immunitarie più delle altre».

L'Oms intanto sta lavorando a una valutazione del rischio di questo sottolignaggio e spera di pubblicarla nei prossimi giorni.

Commenti