
Dopo circa un mese di ricovero all'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) a causa di una polmonite Massimo Moratti è tornato a casa. L'ex presidente dell'Inter, che era stato intubato nel reparto di terapia intensiva per una settimana, è stato dimesso questa mattina.
Il ricovero era avvenuto lo scorso 27 agosto, causando profonda apprensione non sono tra familiari e amici di Moratti ma anche tra i tifosi dell'Inter, la squadra che portò allo storico Triplete nel 2010 (vittoria del campionato, della Coppa Italia, della Champions League). Lo scorso maggio aveva festeggiato 80 anni con una bella festa a sorpresa organizzata dai cinque figli e dalla moglie Milly nella villa di famiglia a Imbersago (Lecco), a cui hanno partecipato molti ex giocatori nerazzurri da Ronaldo a Vieri e Recoba, solo per citarne alcuni.
"L'Inter è una dimensione di vita - aveva detto quel giorno Moratti - in questa squadra c'è qualcosa di diverso. Per me l'Inter è stata una scelta: non è capitata per caso. Per me è grandissimo senso del dovere e rispetto però rimane una cosa bellissima, è stato un piacere. È un amore, da vivere nel bene o nel male, ma sempre con l'idea di essere innamorato. Non so cosa sono stato io per l'Inter: certamente ho cercato di fare ciò che pensavo fosse giusto per l'Inter, può darsi che abbia sbagliato parecchie volte".
Moratti ha ereditato dal
padre Angelo non solo la passione per l'Inter ma anche l'attività imprenditoriale nel settore petrolifero con la Saras, società di Sarroch (Cagliari) di cui dopo il fratello Gian Marco è stato presidente.