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Nei video i soldi della droga: così si reclutano le nuove leve dal Marocco

Dall'Italia arrivano i video dei giovanissimi spacciatori marocchini partiti per intraprendere la strada dello spaccio: la conta delle banconote è uno dei sistemi più efficaci per reclutare nuovi manovali della droga

Nei video i soldi della droga: così si reclutano le nuove leve dal Marocco

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Se fino a qualche anno fa i giovani lasciavano il Marocco per cercare la fortuna in Italia tentando almeno di intraprendere la strada dell'onestà, diventando "vu cumprà", oggi tutto è cambiato. Molti di loro cercano il guadagno facile, entrano a far parte dei giri dello spaccio e ingrossano le fila del degrado, alimentando la pericolosità sociale delle nostre città. E provano anche a reclutare altri utilizzando dei video in cui si vedono i proventi delle loro ricchezze.

Come spiega un reportage condotto dal Corriere della sera in Marocco, nel paese dal quale fin dagli anni Ottanta partivano i "vu cumprà", questi giovani fanno vanto degli introiti dei loro malaffari. E viene spiegato che ci sono delle differenze tra quelli che emigrano per delinquere in Italia e quelli che, invece, emigrano per delinquere in altri Paesi dell'Europa, perché i secondi sono molto più attenti. I marocchini irregolari in Italia inviano video in cui ostentano una ricchezza esagerata, ovviamente fittizia. Quasi mai senza mostrarsi in volto, si riprendono mentre effettuano la conta delle banconote per diverse migliaia di euro. Banconote che, ovviamente, non sono esattamente loro ma appartengono ai veri organizzatori criminali ai quali devono poi essere consegnate.

Ma questo è un dettaglio che non viene fornito, quel che importa è mostrare la conta, mostrare i soldi ed esibirli davanti agli occhi dei coetanei rimasti in Patria, magari in povertà. In questo modo si fa crescere la voglia di rivalsa e di emulazione e si crea una vera e propria filiera di reclutamento per le nuove leve, da portare in Italia a fare il lavoro sporco nei boschi della droga. Il più attivo al momento è quello di Varese, dove i marocchini vivono e presidiano il territorio, ma ci sono esempi anche altrove, come a Lecco, per esempio. Non è un tema particolarmente affrontato ma queste aree sono quelle a più alta incidenza di criminalità e la droga arriva direttamente dai Paesi produttori. Il Marocco è uno dei principali produttori di hashish al mondo e uno degli hub internazionali di smistamento della cocaina più attivi.

Il pericolo è evidente.

Le forze dell'ordine sono impegnate quotidianamente sul territorio per bloccare la filiera ma finché ci saranno i video promozionali, quelli in cui si mostra lo spaccio come qualcosa di esaltante e arricchente, capace di reclutare nuove leve, non sarà possibile sradicare l'illegalità dal territorio.

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