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Gli operai Ilva scioperano, ma Emiliano è sul set della serie sulla X Mas

A Taranto si gira la ficrtion Rai sul capitano fascista Salvatore Todaro, comandante della Xª Mas

Gli operai Ilva scioperano, ma Emiliano è sul set della serie sulla X Mas

Mentre ieri i lavoratori Ilva scioperavano, Michele Emiliano era a Taranto sul set della fiction sul comandante della X Mas, come un Montesano in salsa pugliese. Ma Taranto non è Ballando con le Stelle, e gli operai del siderurgico non sono Selvaggia Lucarelli.

Anziché incontrare gli altri duemila lavoratori messi fuori dalla fabbrica, dopo i 1.500 cassintegrati da Di Maio e i 3.000 da Andrea Orlando, ieri a Taranto ha preferito incontrare l’attore Pierfrancesco Favino, che a Taranto sta girando una fiction Rai che celebra il personaggio di Salvatore Todaro, comandante della X Mas.

Lo ha scritto lui ieri mttina su Facebook. “Buon inizio settimana da Taranto, dal set de “Il Comandante” di Edoardo De Angelis la storia di un eroe italiano, Salvatore Todaro, interpretato dal grande Pierfrancesco Favino. Un progetto di altissimo livello: pensate che hanno ricostruito un sommergibile, lungo ben 73 metri, che verrà posizionato all’interno dell’arsenale della Marina Militare dove è stato ricreato un vero e proprio teatro di posa a cielo aperto per le riprese in mare”.

Di fronte a cotanta produzione sembra che il presidente Emiliano neanche si chieda se quel sommergibile possa incrementare l’inquinamento del Mar Piccolo. Ha provato a chiedere ad Arpa e Asl prima di rilasciare il permesso di girare in un'area inquinata? Come infatti riportato degli studi scientifici elaborati dal commissario delle bonifiche Vera Corbelli, il fondale del Mar Piccolo è fortemente inquinato da sedimenti di Pcb (derivanti proprio dalle lavorazioni della Marina Militare) che vengono riportati a galla dallo spostamento delle grandi navi, arrivando sino a colpire i mitili, le famose cozze di Taranto, che infatti non possono essere allevati nel primo seno. Ma che nonostante il divieto vengono allevate abusivamente, tanto che la Guardia Costiera costantemente ne intercetta e abbatte a tonnellate, ma senza riuscire a evitare che parte di quelle cozze contaminate finiscano comunque sulle tavole dei tarantini.

Anche la commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti nella scorsa legislatura, dopo decine di audizioni sull’area Sin di Taranto, ha ricordato che la direttiva europea 89 del 2014 ha definito incompatibili attività come l’acquacoltura e quelle portuali. Nonostante questo Regione e Comune vogliono realizzare tramite Cis e Giochi del Mediterraneo un porticciolo per gli yacht e un centro nautico proprio nell’area della banchina Tor Pediniere sul Mar piccolo (senza che l'arsenale venisse spostato come promesso), dove tra l’altro hanno sospeso la gara per la bonifica avviata dal commissario Corbelli.

Ma Emiliano, mentre Ilva è in declino inarrestabile (ferma a 3 milioni di tonnellate di produzione, quando potrebbe produrne 6), si crogiola per la fiction sulla X Mas: "La produzione investirà sul territorio nel giro di poche settimane oltre 1,2 milioni di euro - ha scritto su il governarore su Facebook durante la manifestazione degli operai sotto il Comune - coinvolgendo professionisti e maestranze pugliesi, fornitori, case e alberghi che ospitano cast e troupe. Il cinema e l’audiovisivo, quindi, oltre a suscitare emozioni, sviluppano un indotto importante che fa crescere la nostra regione dal punto di vista economico, culturale e sociale”.

E allora come mai non riconverte tutti i diecimila operai Ilva? Perché non è riuscito a riconvertire i 50 lavoratori Cementir, invece di chiedere la cigs per loro ogni anno? E i 500 del porto di Taranto in cassa integrazione pure loro?

“Il percorso virtuoso, che ci ha spinto a investire tanto in questi anni nelle politiche culturali continua - dice Emiliano -. Taranto, così come la Puglia intera, dal Grande Spirito di Sergio Rubini a Six Underground di Michael Bay, passando per la serie Rai “Il Commissario Ricciardi” e i tanti progetti sostenuti da Apulia Film Commission, è diventata un luogo di Cinema”.

Ma investiamo i soldi dei cittadini nel cinema, e celebriamo la X Mas. Diranno che la fiction Rai racconta le cose buone fatte dalla X Mas prima del '42.

Chissà se a Enrico Montensano glielo hanno chiesto se con quella maglietta si riferiva al pre o post 8 settembre.

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