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"Mi è caduto un giocattolo sul balcone", ma è una truffa: così la 70enne ha messo in fuga la finta colf

Una donna ha sventato il tentativo di truffa di una giovane che si era spacciata per una collaboratrice di una vicina. La truffatrice ha chiesto di entrare in casa con la scusa di recuperare un giocattolo caduto sul balcone

"Mi è caduto un giocattolo sul balcone", ma è una truffa: così la 70enne ha messo in fuga la finta colf
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"È caduto un gioco sul suo balcone, mi fa entrare?". Con questa scusa una giovane donna ha tentato di derubare una 70enne nel quartiere La Loggia/Villa Bonelli di Roma, ma la signora è riuscita a sventare il colpo. L’episodio si è verificato martedì 16 dicembre, intorno alle 11.30, in un palazzo di via Benucci.

Il tentativo di truffa

La presunta ladra si sarebbe presentata come la colf della vicina del secondo piano, con modi cordiali e un sorriso rassicurante. Dietro questa maschera di “persona perbene”, però, si celava un probabile tentativo di truffa ai danni di un’anziana residente.

La vittima, era appena uscita per fare la spesa quando, al suo rientro, è stata fermata all’ingresso del palazzo da una ragazza italiana, ben vestita e dall’atteggiamento disinvolto, con un marcato accento romano. La giovane si sarebbe offerta di accompagnare la signora fino all’ascensore, fingendosi la donna delle pulizie della condomina del secondo piano.

Il racconto della nipote

"Sono salite insieme in ascensore – racconta Ilaria, nipote della vittima, a “Il Messaggero” – e una volta arrivate al piano dove abita mia zia, la ragazza le ha chiesto se vivesse da sola e se poteva entrare in casa perché il bambino della signora del piano di sotto aveva lanciato per sbaglio un giocattolo sul balcone, e lei doveva recuperarlo".

L'anziana ha immediatamente intuito il tentativo di truffa e ha allontanato la donna, evitando così l’inganno. "È entrata in casa, ed è corsa subito in balcone – continua Ilaria – ha visto la donna allontanarsi in fretta, dove ad attenderla c’era una seconda persona, probabilmente una complice. Entrambe si sono voltate verso l’abitazione, salutando mia zia con un gesto, prima di sparire".

Un monito alla prudenza

Il palazzo, purtroppo, è sprovvisto di telecamere di videosorveglianza.

Al momento non è stata presentata denuncia, ma la famiglia intende rivolgersi alle forze dell’ordine. L’episodio è l’ennesimo nella Capitale a truffe agli anziani e rappresenta un importante invito alla prudenza, soprattutto per le persone più vulnerabili.

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