Dopo la chiusura di Phica.eu l'incubo sembrava finito. Invece pare che non ci sia fine al peggio. Sì perché ora è spuntato SocialMediaGirls.com. Il sito, che all'apparenza sembra un classico sito pornografico, si sarebbe rivelato una bacheca di immagini rese pubbliche senza consenso delle persone ritratte, costruite ad hoc con l'intelligenza artificiale. In altre parole, l'Ai avrebbe costruito foto e video di natura pornografica di personaggi pubblici di ogni settore, dalla politica, allo spettacolo, fino al giornalismo.
A quanto si apprende, sono state rinvenute immagini, tra le altre, di Anna Tatangelo, Cristina D’Avena, Maria De Filippi, Diletta Leotta, Chiara Ferragni, Benedetta Parodi, Selvaggia Lucarelli, Maria Elena Boschi e Annalisa. La polizia postale ha fatto sapere che saranno avviati accertamenti sulla natura dei contenuti pubblicati dal sito.
La denuncia
A denunciare la presenza di questa piattaforma è stata Francesca Barra. La giornalista e conduttrice Mediaset infatti è stata vittima di un vero e proprio incubo mediatico - non si tratta insulti o minacce di qualche hater - che ha origini da SocialMediaGirls.com.
Nel post che ha pubblicato, infatti, si vede lei, o meglio, il suo volto, accostato a un corpo nudo generato grazie all'intervento dell'Ai. "Non sono io" ha pubblicato la giornalista, spiegando di aver scoperto un sito dove "circolano immagini di me nuda, generate con l'intelligenza artificiale" puntando il dito contro il creatore di queste immagini che, secondo lei, ha voluto costruire una "menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro".
Poi il pensiero ai figli. Lei ne ha quattro, di cui una di solo tre anni: "Ho provato imbarazzo e paura per ciò che avrebbero potuto sentire o leggere se quelle immagini fossero finite nelle mani sbagliate. Non è arte, non è una scelta personale quindi ovviamente creata per suscitare morbosità pericolose perché basate sull’alterazione della realtà senza consenso della diretta interessata" ha scritto sui social. Una denuncia che ha voluto rimarcare quanto possa essere pericoloso il web: "Le tecnologie dovrebbero essere strumenti di progresso, non di sopraffazione. E invece, troppo spesso, diventano armi: di manipolazione, di vergogna, di distruzione dell’identità".
Una situazione che non è ne la prima e al momento non sarà l'ultima. Nel suo sfogo Francesca Barra ha voluto evidenziare la carenza di controllo da parte delle autorità: "Chi crea, diffonde o ospita questo materiale commette un reato, ma troppo spesso le leggi, la rete e le piattaforme arrivano dopo".
"Il mio assunto è che il cyberbullismo non è un problema fra ragazzi, ma uno specchio delle nostre fragilità collettive e infatti eccoci qui a dare, come sempre, il pessimo esempio. Questa non è solo la mia storia, ma il preludio di un pericolo che riguarda tutti. Nessuna donna, nessuna ragazza dovrebbe trovarsi di fronte a un corpo inventato e sentirsi ferita due volte: nell’immagine e con l’impunità".
Il sito
SocialMediaGirls.com non è accessibile a chiunque. Infatti è impossibile trovarlo sui classici motori di ricerca e vive soprattuto grazie al passa parola e le chat. Il peggio deve ancora arrivare. Il creatore di questa piattaforma ha voluto inserire un'app - a pagamento - che permettere di denudare qualsiasi foto. In pochi click un'immagine di chiunque può essere trasformata in un nudo perfettamente credibile.
Ma i fake e le creazione by Ai non sono l'unico
elemento di orrore. L'apice lo si raggiunge entrato nella sezione che rivela la presenza di immagini e video ottenuti da videocamere di sorveglianza o da dispositivi di registrazione nascosti all'interno di bagni pubblici.