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"Polizia a presidio della libertà…". È scontro tra Cruciani e Makkox sulle identificazioni

Giuseppe Cruciani difende il diritto delle forze dell'ordine, nell'ambito della sicurezza pubblica, di identificare i soggetti in pubblica piazza. Diverso il punto di vista del fumettista Makkox

"Polizia a presidio della libertà…". È scontro tra Cruciani e Makkox sulle identificazioni

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Nei giorni scorsi è scoppiato un caso sulle identificazioni condotte dalla Polizia di Stato su alcune persone che, a seguito della morte di Alexei Navalny, hanno deposto un fiore per il dissidente russo a Milano. Le opposizioni hanno annunciato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Piantedosi, ma da parte del titolare del Viminale è già stata spenta qualunque polemica. "È un'operazione che si fa normalmente nei dispositivi di sicurezza del territorio", ha spiegato il ministro, a Milano, a margine della sottoscrizione dell'accordo tra Regione Lombardia, Agenzia Nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l'Anci Lombardia. Sul tema si sono confrontati (e scontrati) anche il giornalista Giuseppe Cruciani e il fumettista Makkox, che si pongono su posizioni contrapposte.

Tutto parte da una dichiarazione di Cruciani durante il programma "La Zanzara", su Radio24. "Ma voi avete davvero paura di essere identificati dalla polizia? Quando un poliziotto, un carabiniere, vi chiede i documenti, qual è il problema se non avete fatto nulla?", si è chiesto il conduttore davanti al coro degli indignati che, probabilmente, non hanno mai notato il servizio di sicurezza nelle stazioni, con conseguente identificazione dei passeggeri in transito. A Cruciani ha risposto a stretto giro Makkox, ospite fisso di Propaganda Live su La7, matita di testate come L'Espresso, Il Foglio e Il Post. "Nella domanda c'è la risposta: 'Agente, qual è il problema se non ho fatto nulla?'", ha scritto il fumettista in risposta a Cruciani.

La domanda di Makkox parte dal presupposto che le identificazioni vengano fatte esclusivamente a partire dal compimento di qualche reato. Ma questo non è vero, visto che le identificazioni fanno parte delle normali operazioni di routine svolte dagli appartenenti alle forze dell'ordine per il controllo del territorio. E i documenti, o le generalità, devono essere esibiti a ogni richiesta di un pubblico ufficiale. E non da oggi, è importante sottolinearlo.

Alla replica di Makkox è arrivata la controrisposta di Cruciani: "Signor Makkox, chi lo decide che non stavano facendo niente delle persone? Voi fumettisti? Noi giornalisti? Voi polemisti? Chi lo decide? Se volete la polizia a presidio della nostra libertà, accettate il fatto che vi chiedano i documenti".

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