Il 4 ottobre è stata chiamata una manifestazione nazionale per Gaza a Roma e sono pronti a convergere nella Capitale gruppi provenienti da tutta Italia. Si stanno organizzando pullman e gruppi organizzati, la previsione è che ci saranno alcune migliaia di persone e la mente va immediatamente a 5 ottobre 2024, quando il quartiere Ostiense di Roma di trasformò in un teatro di guerriglia urbana di violenza inaudita. Ci furono decine di poliziotti feriti e qualche fermo, contro gli agenti è stato scagliato di tutto, perfino spray urticanti quando i cordoni si sono opposti all'avanzata del corteo, che puntava a raggiungere il centro. Anche quest'anno l'appuntamento è a Porta San Paolo e si lavora già ai singoli dispositivi di sicurezza: in dalle prossime ore il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sarà impegnato in una serie di incontri con prefetti e questori delle principali città per fare il punto della situazione. Il messaggio sarà di tenere alta la guardia ma senza allarmismo, garantendo il diritto a manifestare affinché tutti facciano la loro parte, a cominciare da organizzatori e partecipanti.
E ora, a una settimana dalla nuova convocazione nazionale, le frange estremiste sono pronte a replicare, forse anche con maggiore intensità. "Sognando un 4 ottobre di gloria, di divieti di sosta con le ali e sorrisi sdentati sui nostri nemici", scrive un gruppo di ispirazione bolscevica e leninista, principalmente legato ai movimenti di seconda generazione. Quel che intendono è abbastanza chiaro, compreso il riferimento ai "sorrisi sdentati" dei nemici, che altri non sono che i poliziotti: a Milano un agente è stato colpito da un oggetto contundente al volto e gli sono stati spaccati alcuni denti. Ma si sono spinti anche oltre, pubblicando un trittico di storie che ritrae alcuni combattenti delle milizie islamiche armati, dicendosi "pronti" e "compatti" per il 4 ottobre. Ma c'è di più, perché è stata pubblicata anche un'immagine con un uomo, anch'esso appartenente a una milizia islamica, che impugna una pistola puntata verso l'alto nell'atto di riarmare il caricatore e la scritta: "4 ottobre carica".
La pagina si etichetta come "satira/umorismo" ma ciò non diminuisce la pericolosità di simili proclami, perché per quanto può anche essere considerata come un'esagerazione, un'iperbole o un meme, può gettare benzina sul fuoco in un clima di per sé incandescente. Non è escluso che ci sia chi possa prendere seriamente simili esternazioni, che comunque sono violente e impressionanti.
Per altro tra i seguaci ci sono pagine note sono anche sigle note dell'antagonismo e dell'anarchia, oltre che esponenti di queste sigle. L'avvicinamento al 4 ottobre, anche a fronte di quanto visto a Milano e Torino, rischia di dare ulteriormente fuoco alle polveri in una situazione già meritevole di particolari attenzioni.