Aveva deciso di investire nella società, acquistandone una quota di azioni ormai quattro anni fa. Gli avvenimenti degli ultimi mesi avrebbero però contribuito a suo dire a far crollare in borsa il valore del titolo, vanificando l'investimento che pure in un primo momento stava dando i suoi frutti. E così, ha deciso di chiedere un risarcimento alla Juventus, inserendosi come persona offesa nel procedimento avviato dalla procura di Torino sui conti del club bianconero. Protagonista della curiosa vicenda è Simone Agnoletto, avvocato di 46 anni originario di Modena che attende con interesse lo svolgersi degli eventi. Pur non essendo un tifoso bianconero, nel 2018 il diretto interessato si era convinto ad acquistare una piccola quota di azioni della compagine piemontese.
Del resto, il momento sembrava consigliarlo: la Juve aveva appena vinto il settimo Scudetto consecutivo, aveva ben figurato in Champions League e da lì a poco avrebbe acquistato l'allora trentatreenne Cristiano Ronaldo, imbastendo un'operazione da circa 100 milioni di euro solo per il cartellino. Tutto ciò si ripercuoteva (positivamente) anche in borsa: emergeva quindi il quadro di un titolo (e di una società) in continua ascesa. E per tutto il 2019, in effetti, l'investimento si rivelò azzeccato: Agnoletto avrebbe a quanto pare potuto rivendere le azioni per guadagnarci, ma decise di attendere ancora un po' prima di venderle considerando le buone probabilità circa un ulteriore apprezzamento. Dalla metà del 2020 però la situazione mutò radicalmente: prima gli effetti della pandemia, poi l'addio di Ronaldo e i due quarti posti. E per concludere, l'inchiesta della procura sui conti societari. Il pensiero di Agnoletto, in buona sostanza, è che la condotta della dirigenza juventina allora in carica abbia influenzato indirettamente anche il valore del titolo in borsa, portando ad un deprezzamento dello stesso piuttosto marcato. "
"Si tratta di una mia iniziativa personale, non l’ho concordata. Ho visto, però, che ci sono diverse persone che si sono rivolte alle associazioni di consumatori. Al momento i privati nel processo dovrebbero essere circa venticinque, poi ci sono Agenzia delle Entrate e Codacons - le sue parole, riportate dal quotidiano Il Resto del Carlino - ritengo che le condotte degli indagati abbiano avuto un effetto negativo sul titolo della società Juventus. E quindi, come azionista, mi sento danneggiato. Ora chiederò un risarcimento. Ho investito su quel titolo perché ci credevo, era una società solida, vincente, con tantissimi tifosi.
E gli analisti suggerivano di puntare sulle sue azioni. L’ho fatto nella speranza che potesse andare bene. I numeri sono sotto gli occhi di tutti: il valore del titolo negli ultimi due, tre anni è crollato almeno del 60%".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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