
È stata ritrovata l'italiana dispersa in Tunisia, Valentina Greco: a lanciare l'allarme è stata la famiglia con la quale la donna aveva interrotto i rapporti da diversi giorni. È stato richiesto l'intervento della nostra ambasciata, che in pochi giorni è riuscita a individuarla. Sono attualmente in corso le verifiche mediche ma pare che la donna stia abbastanza bene: le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto una telefonata di cortesia alla madre della connazionale per informarla. "Sono felicissima, la gendarmeria l'ha trovata in casa, era priva di sensi: è stata portata subito in ospedale", ha dichiarato la mamma Roberta Murru. "Ci siamo sentite: non so altro, so solo che sta bene. Non poteva aver lasciato i gatti a casa da soli, lo sentivo. Era un particolare fondamentale".
A rendere noto il ritrovamento è stata la Farnesina. La donna, originaria di Cagliari, da qualche anno risiedeva a Sidi Bou Said, il pittoresco villaggio a una ventina di chilometri a nord-est di Tunisi. Non dava notizie alla famiglia da una decina di giorni. Valentina, nota in Sardegna per il suo passato da attivista politica, aveva sviluppato un profondo interesse per la Tunisia in seguito a un viaggio, un'attrazione che l'aveva spinta a trasferirsi. La sua passione per la cultura islamica e l'avvicinamento al sufismo, la corrente più mistica e ascetica dell'Islam, potrebbero essere elementi centrali in questa vicenda, così come il suo attivismo politico e la vicinanza ad associazioni e organizzazioni non governative.
Al momento, sa che ora la donna è in un posto sicuro e non è chiaro se rientrerà in Italia o se, invece, resterà in Tunisia. Il fratello era pronto a partire per il Paese nordafricano per andare a cercarla e non è escluso che ora si rechi lì per capire quali siano le sue reali condizioni. È stata ritrovata nella sua abitazione e la storia presenta tanti punti da chiarire. A cominciare dal fatto che la polizia tunisina era già stata a cercarla in casa senza successo. Le sue condizioni lasciano ritenere improbabile che possa essere rimasta effettivamente dieci giorni priva di sensi. Non sembra credere a questa versione l'avvocato Gianfranco Piscitelli dell'associazione Penelope, che si è occupato del caso: "Ha raccontato che mentre stava spolverando l'armadio ha avuto un malore, è svenuta e che i gatti hanno chiuso le ante, e che lei è rimasta lì dentro per tutti questi giorni.
È una versione quanto meno strana e che lascia molte perplessità". Tra le tante piste seguite dopo la denuncia della sua scomparsa c'è il fatto che questo suo attivismo potesse averle creato qualche problema e c'è chi sospetta che si stesse nascondendo da qualcuno.