
Momenti di apprensione nel carcere romano di Regina Coeli, dove nella mattinata di giovedì 9 ottobre 2025 si è verificato il crollo di una porzione del tetto nella zona nota come la "seconda rotonda". Non si registrano feriti né tra i detenuti né tra il personale in servizio.
Crollata una porzione della cupola
Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, a cedere è stata una porzione della cupola dell’edificio, con un frammento del soffitto di circa un metro per un metro, precipitato da un'altezza di circa 20 metri. L’area interessata è stata immediatamente delimitata e sono in corso accertamenti per valutare eventuali danni strutturali.
L’intervento delle autorità
Sul posto sono giunti tempestivamente sia i vigili del fuoco che le autorità competenti, tra cui il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, che ha disposto una valutazione urgente della situazione e delle misure da adottare.
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha spiegato che il crollo è stato causato da una tarmatura delle travi interne, già indebolite dall’umidità, ma non rilevabile con i normali controlli. "È crollata improvvisamente e in termini non prevedibili la cupola della seconda rotonda", ha dichiarato Delmastro, sottolineando che il carcere resta in sicurezza sotto tutti i profili. "Al termine della giornata procederemo con lo sfollamento necessario dei detenuti e inizieranno le operazioni tecniche per i lavori urgenti", ha poi concluso.
Detenuti trasferiti in via precauzionale
In via precauzionale, è stato disposto lo sfollamento immediato dei detenuti presenti nelle sezioni coinvolte dal crollo. Le autorità stanno già individuando le strutture alternative dove trasferire temporaneamente i reclusi.
Lavori urgenti già in fase di avvio
Sul luogo è già presente anche la ditta incaricata dei lavori in somma
urgenza, che ha avviato i primi rilievi tecnici. L’obiettivo, come dichiarato dalle autorità, è quello di ripristinare al più presto la cupola danneggiata e garantire la piena agibilità dell’intero istituto.