Clima di forte preoccupazione nel Quartiere Ferrovia a Foggia, dove nella notte sono comparse frasi e simboli riconducibili all’estetica brigatista su alcuni palazzi di via Trento e via Montegrappa. A denunciare l’episodio è il gruppo civico Difendiamo il Quartiere Ferrovia, che parla di “un atto grave, tutt’altro che goliardico”, capace di risvegliare memorie dolorose e alimentare il senso di insicurezza già diffuso nella zona.
“Una notte che lascia il segno”, la denuncia del comitato
Secondo quanto riferito dai residenti, su un muro condominiale è stata impressa la frase “Armarsi ancora”, accompagnata da una stella e da due martelli, elementi iconografici inequivocabili che rimandano al linguaggio della lotta armata. “Non stiamo parlando di una bravata – affermano i componenti del comitato – ma di un messaggio che esalta la violenza e deturpa un quartiere che da tempo lotta contro degrado e abbandono”.
Il gruppo sottolinea come l’intera area sia ormai invasa da murales e scritte che nulla hanno a che fare con l’arte urbana: “sono solo vandalismi che colpiscono la dignità dei residenti”.
I profili legali
Gli attivisti ricordano che simili episodi ricadono nel reato di imbrattamento e deturpamento di proprietà privata (art. 639 c.p.). Qualora il contenuto fosse ritenuto idoneo a incitare alla violenza, potrebbe configurarsi anche l’istigazione a delinquere o apologia (art. 414 c.p.), valutazione che spetterà all’autorità giudiziaria. Per questo il comitato invita l’amministratore del condominio a sporgere denuncia e chiede al Comune un intervento urgente per cancellare le scritte e ripristinare il decoro urbano.
La questione sicurezza
Il gruppo Difendiamo il Quartiere Ferrovia sollecita inoltre la verifica immediata delle immagini registrate dalle telecamere della zona, spesso annunciate come presidio di sicurezza ma sulla cui effettiva funzionalità i cittadini nutrono dubbi da tempo. “Le riprese potrebbero essere decisive per risalire al responsabile di questo gesto vigliacco”, spiegano.
L’appello ai residenti
L’associazione lancia infine un messaggio chiaro alla comunità: “Il quartiere non intende restare inerme. Chi ha visto qualcosa o dispone di informazioni utili si rivolga alle forze dell’ordine. Anche noi siamo pronti a raccogliere testimonianze in forma riservata per consegnarle agli inquirenti”.
E concludono con un monito
dal forte valore simbolico: “Una scritta si cancella in poche ore. Ma il ricordo di ciò che significano parole come ‘armarsi’ deve restare, per affermare con decisione legalità, rispetto e convivenza civile”.