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"Danneggiamento aggravato": tre ecovandali in manette per il raid al Senato

Lavoro tempestivo della Digos e dei carabinieri dopo l'assalto al Senato con la vernice colorata: ora è attesa l'udienza di convalida per direttissima

"Danneggiamento aggravato": tre ecovandali in manette per il raid al Senato

Arrivano i primi provvedimenti per il blitz di questa mattina a Palazzo Madama, che poco prima delle 8 è stato preso di mira da un manipolo di attivisti di Ultima generazione che, armati di estintori adeguatamente modificati hanno imbrattato la facciata del Senato. Il bilancio al momento è di tre attivisti arrestati e due denunciati. Per loro l'accusa è di danneggiamento aggravato. Per gli arrestati dovrà essere svolta l'udienza per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma. Le indagini sono state svolte dalla Digos coadiuvati dai carabinieri. L'udienza è attesa per domani mattina.

Gli attivisti hanno giustificato l'insano gesto con "la disperazione" per il "collasso eco-climatico" in corso e il "disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell'umanità". Unanime la condanna, compresa quella espressa dalla premier Giorgia Meloni per un gesto che ha definito "oltraggioso, incompatibile con qualsiasi civile protesta". Ma mentre il palazzo viene riportato allo stato originale, con l'intervento tempestivo delle squadre di pulizia, si discute di un nuovo piano di sicurezza. Oltre a più agenti nella zona del Parlamento, se necessario anche in borghese, promessi dal Viminale, si sta valutando di creare un corridoio per filtrare chi arriva all'ingresso principale di piazza Madama per controllarlo meglio.

Del resto, come ben sa chi conosce Roma, Palazzo Madama è uno dei pochi, fra quelli istituzionali, a non avere un accesso transennato. A denunciarlo è il presidente del Senato, Ignazio La Russa: "Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché non ha mai ritenuto finora di dover creare un'area di sicurezza attorno all'edificio". All'ingresso principale, infatti, non mancano le forze dell'ordine ma fin lì si può arrivare a piedi o in taxi, a differenza di piazza Montecitorio o piazza Colonna su cui affaccia l'ingresso di Palazzo Chigi, dove l'accesso è consentito solo agli autorizzati e per lo più a piedi.

Nella sua rivendicazione social, il gruppo cita il presidente Mattarella per il "leggero barlume di incoraggiamento" fatto nel discorso di fine anno, nel passaggio sulla sfida per "progettare il domani con coraggio".

Quasi come se in quelle parole del presidente della Repubblica abbiano trovato la ragione per sfregiare uno dei palazzi simbolo dell'Italia.

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