Il sogno di diventare cuoca e lo scoutismo: chi era Chiara Rossetti, uccisa dalla tempesta

Un albero si è abbattuto su una tenda di un campo scout durante la tempesta che ha flaggellato la Lombardia senza lasciarle scampo

Il sogno di diventare cuoca e lo scoutismo: chi era Chiara Rossetti, uccisa dalla tempesta
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Sono due le vittime del maltempo che ha flagellato la Lombardia tra il 24 e il 25 luglio. Una di loro è Chiara Rossetti, giovanissima ragazza residente a Como, che si trovava in Val Camonica in un campo scout nella zona di Palù, a 1400 metri di altitudine. È rimasta vittima della caduta di un albero, abbattuto dal forte vento che ha sferzato l'intera regione insieme alle piogge battenti. Aveva compiuto 16 anni lo scorso 20 giugno e, come ogni suoi coetaneo, sognava il proprio futuro.

Chiara sarebbe voluta diventare cuoca e per raggiungere il suo obiettivo aveva intrapreso gli studi presso il Centro di Formazione Professionale di Monte Olimpino, a Como, con indirizzo cucina. Aveva terminato da poco il secondo anno e tra poco più di sei settimane sarebbe tornata sui banchi per continuare a coltivare il suo sogno con costanza, pazienza e sacrificio, sognando un giorno di avere un ristorante tutto suo in cui cimentarsi in cucina. "Ciao dolce Chiara, resterai per sempre 'qui' con noi dove ti abbiamo conosciuta e apprezzata per la tua disponibilità e la tua motivazione. Il tuo C.F.P., incredulo e smarrito", scrive la scuola della giovane.

I suoi profili social non sono molto diversi rispetto a quelli delle coetanee: ci sono le amiche, le risate, le escursioni con gli scout ma ci sono soprattutto le prove della sua passione in cucina, sua grande passione insieme proprio allo scoutismo. Apparteneva al gruppo Como Terzo di Prestino ed erano partiti per la Val Camonica lo scorso giovedì per il consueto campo estivo, che si organizza ogni anno per stare a contatto con la natura. Era una guida scout e avrebbe completato l'esperienza il prossimo giovedì, quando insieme al suo gruppo sarebbe poi tornata a Como. Ma purtroppo il destino ha cambiato le carte in tavola e la tempesta non ha avuto scampo di lei.

"Non c'era allerta arancione e neppure rossa. Il maltempo è stato molto più forte di quello che era stato previsto", così ripete il sindaco di Corteno Golgi, Ilario Sabbadini, che è stato uno dei primi ad accorrere sul posto dopo aver saputo la notizia. Quello a cui partecipava Chiara non era l'unico campo scout della zona e ancora oggi ce ne sono numerosi attivi.

"In quasi tutti i casi questi campi scout sono su terreni privati e anche in questo caso il campo era stato allestito in un'area privata", spiega ancora il sindaco, che ha sottolineato come il gruppo di Chiara in questo momento sia sotto il controllo di psicologi specializzati.

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