Stroppa: "Ecco cosa è successo tra Trump e Musk"

L'uomo di fiducia di Musk in Italia si è raccontato ad Alessandro Sallusti al Caffè de La Versiliana

Stroppa: "Ecco cosa è successo tra Trump e Musk"
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Alessandro Sallusti ha intervistato al Caffè della Versiliana Andrea Stroppa, uomo di fiducia di Elon Musk in Italia. I temi trattati sono quelli di più stretta attualità, a partire dai dissidi che attualmente dividono Donald Trump e Musk. "Sono due persone molto carismatiche che in questo momento hanno due visioni diverse. Il presidente ha la visione politica, che crede sia necessario il compromesso. Musk è un imprenditore che guida le sue aziende in modo unico e senza compromessi, con obiettivi da raggiungere. Secondo la visione dell'imprenditore la legge di bilancio andrà a creare molto debito che bloccherà la crescita degli Usa e non permetterà di competere con la Cina", ha detto Stroppa sulla divisione tra il presidente e Musk. "Io credo che queste strade alla fine troveranno un punto di incontro", ha detto ancora Stroppa.

"Un terzo partito diventerebbe l'ago della bilancia negli Stati Uniti. C'è uno spazio ma io lo sconsiglierei, perché credo che la politica sia lontana da lui", ha detto ancora parlando della possibilità che l'imprenditore crei un partito extra a quello repubblicano. Sui dazi, invece, Stroppa ha ammesso di non avere informazioni aggiuntive sugli accordi ma ha detto che, dal suo punto di vista, "l’Italia doveva guardare di più i propri interessi invece di questa idea che ci penserà l’Europa. Ci sono i trattati, sono importanti, ma prima del trattato c’è l’industria nazionale". E a proposito di economia, Stroppa è certo che la Cina stia conquistando terreno anche per l'immobilismo dell'Europa: "La Cina in questi anni, low profile, ha studiato, soprattutto nel comparto automotive. Hanno imparato a fare le auto da alcuni italiani e hanno acquisito queste aziende italiane che avevano la tecnologia. Lavorano in modo serio: qualche giorno fa ho visto un bando del governo centrale cinese per l’installazione dello stoccaggio di batterie e l’ho confrontato con uno italiano. Il cinese lo capivo e l’italiano no, era più semplice". Secondo Stroppa, "l’Europa ha fatto che leggi che hanno ucciso le industrie".

Secondo Musk, ha detto ancora il suo uomo di fiducia, "il problema dell’Europa è la sua politica e lo dice perché molti fornitori sono europei e vede che sono ingabbiati nella burocrazia. Molti suoi ingegneri sono europei, non ha grande simpatia per le istituzioni europee". Musk, ha detto ancora Stroppa in merito ai rapporti con il governo, "ha aiutato il nostro governo ad accreditarsi a livello internazionale con diverse figure e parallelamente il governo aveva fatto delle richieste di alcuni servizi. I giornali dicevano “i favori”, non è successo nulla. Perché si è scontrato con la politica romana, che è peggio di quella Usa, che ha una agenda diversa. Se oggi il Pnrr sulla parte della fibra ottica è in ritardo, forse non finirà mai, non è un problema… È un problema per i cittadini". Il Pnrr, ha proseguito, "era una grande occasione e se uno guarda ai programmi c’erano cose interessanti. Se poi vai a vedere come sta andando c’è un problema. E questo fa male perché il problema non è Starlink ma è che non portano internet dove non c’è".

"I primi a rimanere delusi", ha aggiunto Stroppa parlando del suo sentimento su questo governo, "sono gli interlocutori che hanno fatto richieste. C’è stato molto lavoro da parte nostra. A un certo punto ci siamo scontrati con la politica romana e quindi da cittadino dico che l’interesse di quello che serve al Paese è andato in seconda battuta". A livello "satellitare", ha proseguito Stroppa, "il nostro Paese è fragile. Abbiamo detto che dove siete capaci a portare la fibra portatela, è più veloce del satellite. Il nostro Paese è particolare di morfologia, avere una copertura satellitare ti dà una mano anche a livello civile". Alla domanda del direttore se potesse esserci un problema di protezione dei dati usando Starlink, l'uomo di Musk ha spiegato che "i dati restano nella sfera di protezione italiana". In merito ai piani spaziali di Musk, Stroppa sostiene che "andremo su Marte, è complicata come operazione. Con lavoro duro e fortuna è possibile".

In merito ai social, e all'acquisto di Twitter da parte di Musk, il suo uomo in Italia ha spiegato che "l'ha comprato perché riteneva che almeno un social dovesse essere neutro. Facebook dipende dal tuo di governo che c’è. La priorità è che fosse neutro, facesse arrabbiare sia quelli di sinistra che di destra. È un’azienda in piena espansione". Sull'intelligenza artificiale ha spiegato che "alcune cose mettono paura anche a me, perché il potenziale creativo è grande ma quello distruttivo anche. Si può ignorarlo, ma è impossibile, ci arriverà addosso come tsunami. Dall’altra parte i ragazzi che vanno a scuola devono avere altri programmi, deve diventare materia di studio, devi preparare i ragazzi a un mondo diverso. L’industria deve prepararsi a questo cambiamento aprendosi a orizzonti che non conosciamo". Noi, come Italia, "siamo impreparati in tutto, l’Italia non ha fatto nulla".

Sull'ipotesi che la Cina andrà meglio degli Usa ha dichiarato che "differenza la fa l’impegno dei singoli e non si può sempre star lì a guardare, a dire chissà come andrà. Gli Usa hanno le carte in regola per fare bene". In conclusione, sul rapporto tra Musk e Meloni ha detto che "Elon caratterialmente ha visto con simpatia il presidente Meloni e l’ha supportata e aiutata.

Penso che sia concentrato su cose importanti, all’italia ha grandi potenzialità, sta a chi governa scegliere la direzione". E in battuta finale Stroppa ha concluso: "Non è una vergogna se un ministro non funziona. Puoi cambiarlo".

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