Occhio alla truffa sul Rdc: con un sms farlocco promettono di restituirlo

Nuovo tentativo di phishing: a centinaia stanno ricevendo sms che promettono la revoca allo stop del reddito di cittadinanza

Occhio alla truffa sul Rdc: con un sms farlocco promettono di restituirlo
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Il reddito di cittadinanza ha funzionato come esca per voti per il Movimento 5 stelle. Ma sta funzionando ancora come esca per una truffa che in questi giorni si sta diffondendo sui telefoni cellulari di molti italiani. Rientra nella categoria del cosiddetto "phishing": si invia un sms ingannevole che promette la revoca dello stop al reddito di cittadinanza. Si tratta di messaggi che vengono solo apparentemente inviati dall'Inps ma che, in realtà, fanno capo a soggetti terzi che in questo modo vogliono raccogliere i dati personali delle vittime per utilizzarli poi per scopi illeciti. Il principio secondo il quale ci siano persone disposte a fornire i propri dati personali senza alcun controllo preventivo, pur di riavere il reddito grillino la dice lunga sul nostro Paese. Questi dati così carpiti vengono utilizzati per lo più per le frodi creditizie, per aprire finanziamenti per l'acquisto o per intestazioni fittizie di utenze. Sono state diverse centinaia di migliaia i messaggi di phishing che sono stati inviati nelle scorse settimane, a fronte dei circa 200mila che la vera Inps ha inviato per comunicare la sospensione.

Fin dalla campagna elettorale, il governo di Giorgia Meloni aveva annunciato la sospensione del sistema di sussidi statali basati sul reddito di cittadinanza, che nella formulazione inventata dal M5s non ha funzionato come incentivo al lavoro ma solo come strumento assistenziale. In tanti si sono adagiati sulla certezza della "ricarica" ricevuta ogni mese sulla cartelletta gialla, senza più preoccuparsi di trovare un sostentamento autonomo e accontentandosi della "paghetta" di Stato. La sospensione annunciata e poi attuata ha colto molti alla sprovvista.

Da qui le proteste e i tentativi di rivolta contro l'annullamento del versamento per coloro i quali non rientrano tra i fragili e sono abili al lavoro. Ed è proprio a queste persone, agli "esclusi" dal reddito di cittadinanza, che si rivolge la nuova truffa rientrante nella categoria del phishing.

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