
Ancora una volta, il tam tam ha funzionato per creare un'aggregazione non autorizzata di persone. La voce è girata sui telefonini e sui social network della comunità marocchina residente del nord Italia, che si è data appuntamento nella piccola frazione di Paina, a Giussano, in provincia di Monza e Brianza. Può essere definito come un flash mob, che ha però causato qualche preoccupazione ai residenti locali, che nel pomeriggio hanno visto arrivare decine e decine di persone armate di bandiere. Gli ignari cittadini non sapevano che erano gli ultras della squadra del Raja Casablanca che avevano deciso di occupare senza autorizzazione la tribuna del centro sportivo Boffi.
La ragione per la quale sia stato scelto questo piccolo centro residenziale immerso nel verde della Brianza non è dato saperlo. Tuttavia, è probabile che sia stata una decisione assunta a fini logistici, in quanto da Paina la stazione di Seregno non è così distante ma, anzi, è facilmente raggiungibile. Questa stazione è uno dei principali nodi di collegamento della rete ferroviaria lombarda, il che la rende un punto d'incontro perfetto per chi proviene da diversi angoli della Lombarda e, in generale, del Nord Italia. Il primo ad accorgersi che qualcosa di strano stava accadendo dentro il centro sportivo Boffi è stato l'assessore Giacomo Crippa e, subito dopo di lui, per quella strada è passato anche il sindaco di Giussano, Marco Citterio.
Le forze dell'ordine giunte sul posto hanno stimato che fossero circa 200 gli ultras del Raja Casablanca, che all'arrivo degli agenti sono defluiti regolarmente dall'impianto occupato abusivamente. I carabinieri li hanno scortati fino alla prima stazione disponibile, quella di Seregno, da cui probabilmente erano arrivati e da dove hanno preso un treno per raggiungere la stazione di Paderno, dove hanno continuato i loro festeggiamenti. L'assembramento non autorizzato, infatti, è stato organizzato per celebrare il passaggio della loro squadra ai play off e i 20 di fondazione della curva degli ultras. Stando ad alcune testimonianze e alle cronache locali, i tifosi sono riusciti a rimanere all'interno della struttura dalle 11 circa alle 14. Avevano tamburi e bandiere, oltre che fumogeni, e hanno improvvisato le coreografie in tribuna. Considerando che hanno fatto irruzione in un impianto sportivo senza essere autorizzati, potrebbero esserci conseguenze.
"Il gruppo di ultras ha commesso una violazione seria, entrando in un’area comunale che è interdetta, poiché in disuso da tempo, potenzialmente anche pericolosa. Mai prima d’ora era successa una cosa del genere", ha dichiarato il sindaco.