Le transfemministe se la prendono pure con lo Zoo di 105. Delirio a sinistra

Gli esponenti del centrosinistra e di un collettivo transfemminista di Ancona non hanno gradito lo spettacolo che i protagonisti dello Zoo di 105 hanno tenuto nel capoluogo delle Marche, reputandolo offensivo. E la replica di Marco Mazzoli non si è fatta attendere

Le transfemministe se la prendono pure con lo Zoo di 105. Delirio a sinistra
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Uno show andato in scena in piazza, tenendo fede al canovaccio "politicamente scorretto" che i protagonisti dello Zoo di 105 seguono in radio. Per un'esibizione che, a dispetto dei numeri più che positivi, non è piaciuta al collettivo transfemminista e agli esponenti del centrosinistra locale, i quali hanno accusato il conduttore Marco Mazzoli e il programma radiofonico di razzismo, maschilismo ed omofobia. Questo è quanto avvenuto ad Ancona nei giorni scorsi, con le polemiche che non sembrano intenzionate a placarsi. E l'eco della discussione è arrivato nelle scorse ore alle orecchie dello stesso Mazzoli, il quale ha replicato alle accuse accusando a sua volta la precedente giunta di centrosinistra di voler di fatto strumentalizzare l'evento. Ma cosa è successo, nel dettaglio? Stando a quanto riporta la testata online AnconaToday, tutto è iniziato qualche giorno fa nel capoluogo delle Marche. Ospiti della "notte bianca" svoltasi a quelle latitudini erano proprio Mazzoli e Pippo Palmieri, i quali hanno replicato in loco le gag dello Zoo di 105.

Uno spettacolo che avrebbe fatto registrare oltre 30mila presenze, attirando però le critiche del "Collettivo Transfemminista Nate Intere" che non ha a quanto sembra gradito le battute di spirito particolarmente spinte dello Zoo. "Alcune compagne della "nostra collettiva" erano presenti e hanno potuto ascoltare queste "gag" e questi "momenti epici" - si legge in una nota pubblicata sulla pagina Facebook del collettivo - una serie di commenti discriminatori e disgustosi intrisi di razzismo, maschilismo, omofobia, sessismo". Una posizione sostanzialmente condivisa anche da alcuni esponenti del Partito Democratico anconitano e del centrosinistra in generale. Che hanno puntato il dito contro Mazzoli e soci per uno show da loro reputato "inappropriato", oltre che per il cachet di 29mila euro che il Comune avrebbe corrisposto ai protagonisti della serata. Fratelli d'Italia ha invece preso le difese dello Zoo, rivendicando la libertà d'espressione e il successo dell'iniziativa.

"A me piace pensare che esistano diverse espressioni culturali, che sono frutto di diverse sensibilità - il commento del consigliere comunale Jacopo Toccaceli - crediamo nella libertà e nella diversità". E alla fine, è arrivata a quanto pare anche la replica di Mazzoli stesso, mostratosi critico nei confronti del centrosinistra. "Noi ci siamo esibiti ad Ancona e abbiamo fatto 35mila persone - le sue parole - siccome è appena cambiata la giunta, cosa è successo? Che la giunta precedente ha dovuto sminuire a tutti i costi il nostro operato dicendo che siamo stati volgari.

Ora fatemi capire, ma quando un Comune chiama sul palco in piazza un programma come lo Zoo, cosa si aspetta? La messa? Anzi, ci siamo anche trattenuti, io non credo nemmeno di essere stato così volgare: siamo stati super “puliticchi”. Eravamo comunque lo Zoo, sul palco".

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