Need for Speed: the run

Gli appassionati di giochi legati al mondo delle corse automobilistiche seguono con particolare attenzione la saga, ormai quasi ventennale, di “Need for Speed”. Gli sviluppatori di Electronic Arts si sono rivolti agli studi EA Black Box per sviluppare il prodotto, ritornando ai fasti di “Most wanted” e di “Underground”. Il risultato di “The Run” è quindi un ben dosato mix di corse, azione, e scene cinematografiche altamente spettacolari.

La storia è relativamente semplice: il protagonista Jack Rourke è in seri guai con la mafia americana, alla quale deve un bel mucchio di soldi. La sua unica speranza è quella di vincere una famosissima e assolutamente vietata corsa clandestina da San Francisco a New York.

Già dal prologo ci si rende conto della spettacolarità hollywoodiana delle scene, della ricerca di adrenalina a tutti i costi e ad una velocità di sequenze da togliere il respiro. La corsa vera e propria viene divisa in dieci differenti stages, che il protagonista dovrà superare a tutti i costi. Di volta in volta sarà necessario correre più veloci degli avversari, sfuggire alle agguerrite forze dell’ordine, superare imprevisti climatici, passare checkpoints obbligati, cimentarsi in gare ad eliminazione… Il tutto al volante di un bolide che, rispetto al passato, offrirà qualche grattacapo in più per essere domato.

Il primo aspetto che colpisce, infatti, è la non facile adattabilità ai comandi di guida, resi molto simili alla realtà. Per questo la pratica prima di ogni scenario sarà, almeno all’inizio, indispensabile per non terminare prematuramente la gara; uscire di strada anche solo di pochi metri può comportare la fine della corsa, per tornare a dover ripetere tutto il quadro. La grafica, grazie all’adozione del motore Frostbite 2.0, risulta perfetta e molto curata; gli intermezzi cinematografici ben bilanciati e assolutamente spettacolari. Un buon sonoro non eccessivamente invadente vi accompagna senza disturbare.

Gli sviluppatori hanno cercato di implementare anche il parco macchine a disposizione del giocatore; una settantina di modelli di ventuno case costruttrici diverse potranno essere sbloccati con il procedere degli stages, mentre sarà possibile cambiare auto fermandosi dai benzinai lungo il percorso.

Con l’arrivo a New York è possibile innescare la modalità multiplayer, con una serie di sfide con altri sette concorrenti, oppure entrare in una “Sfide in Serie”, nelle quali vengono riproposti i tracciati già sperimentati, con avversari ed eventi differenti.

Specialmente questo secondo aspetto può soddisfare i maniaci del miglioramento centesimo dopo centesimo della propria prestazione, mentre nel multiplayer si resta nel classico schema che permette di accumulare punti esperienza per sbloccare abilità di pilotaggio ed oggetti utili al bolide.

Un gran bel gioco che prosegue con convinzione una saga fortunata, mettendo a dura prova le capacità di guida degli appassionati.