Saponi, shampoo, qualche spazzola e creme. Un bottino da poco più di 65 euro, rubati alla Upim di corso 22 Marzo da due giovani marocchine poco più che ventenni. Sembra poco, non lo è. Quel furto costa una condanna a due anni di reclusione. Rapina impropria aggravata, per il giudice Mariolina Panasiti.
Sentenza e motivazione che sa di esasperazione sociale. «È nota la condizione di grave prostrazione degli esercenti commerciali - scrive il gup - , nonché, più in generale, della collettività dei cittadini, esposti come sono quotidianamente ad azioni del medesimo genere».
Commercianti e collettività che, secondo il giudice, sono spazientiti anche perché «ad azioni di tal fatta» pare non possa essere «in qualche modo posto un freno per limpossibilità da parte delle forze dellordine di riuscire a prevenire una mole impressionante di reati che con modalità analoga si realizza quotidianamente nella città di Milano».
Per il gup, inoltre, la sanzione prevista per questi reati è priva di «unefficacia concretamente preventiva e deterrente che in genere si associa alla certezza della pena e allentità della stessa». In mancanza di pene certe, per il momento una condanna esemplare.
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