Paura anche nella capitale, dopo che ieri mattina, verso le 11 e mezzo, molti hanno chiaramente percepito una nuova scossa proveniente da lAquila. La diceria popolare è che Roma sia al sicuro dai terremoti, perché i monumenti vecchi di duemila anni restano sempre in piedi. Il Colosseo, lArco di Costantino, la Tomba di Cecilia Metella, e così via. Ed effettivamente Roma sorge su un terreno a basso rischio sismico. Può capitare di avvertire scosse provenienti dai Monti Tiburti0ni, o altre volte dai Colli Albani. Tuttavia sono eventi sismici di lieve intensità e di brevissima durata. Ma è stato sempre così? La storia ci insegna che le cose cambiano nei secoli. Quattromila anni fa, ad esempio, i Colli Albani erano un vulcano. Nellantica Roma la principale accusa rivolta ai cristiani era proprio di provocare i terremoti. Quando la terra tremava era un presagio di sventura e un segno della collera degli dei. I terremoti colpirono la Città Eterna nel 442 d.C., nel 467 e soprattutto nel 476, anno in cui pare che Roma abbia tremato per 40 giorni di seguito. Neppure lAnfiteatro Flavio restò immune dal violento sisma dell801, quando crollarono parecchie colonne del portico superiore e parte delle gradinate. Riportarono forti danni anche la basilica di San Paolo fuori le Mura e la chiesa di Santa Petronilla sullArdeatina.
I maggiori danni la città li subì, però, nel terribile terremoto del 1348, quando caddero giù come birilli interi palazzi. Il sisma ebbe origine nellAppennino centrale, fra Perugia e Benevento, ed ebbe effetti devastanti. A Petrarca, che visitò Roma nel 1351, per il Giubileo, la città apparve in ginocchio: «Dalla sua fondazione, che risale a duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile - scrisse in una lettera - Caddero gli antichi edifici ammirati dai pellegrini. Quella torre, unica al mondo, che era detta del Conte, aperta da grandi fenditure si è spezzata. Inoltre, perché non manchino le prove dellira celeste, buona parte di molte chiese, e anzitutto quella dedicata allapostolo Paolo, è caduta a terra. Tutto ciò rattrista con gelido orrore lardore del giubileo». Dopo questo terremoto seguì per fortuna un lungo periodo di tranquillità. Finchè nel 1703 un nuovo violento sisma scosse la città, provocando decine di vittime e gettando nel panico la popolazione. La terra tremò talmente tanto, che secondo le cronache dellepoca molti temettero che fosse giunto «il giorno del giudizio universale». Il sisma ebbe origine nel reatino e rase al suolo Leonessa, dove provocò 800 morti.
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