«Nei telegiornali forte squilibrio a favore dei grandi»

La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) presieduta da Corrado Calabrò (nella foto) ha richiamato all’ordine le tv pubbliche e private, affinché riportino in equilibrio l’informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale. In una nota, l’Agcom spiega che dal monitoraggio della prima settimana dell’ultima fase della campagna elettorale, dopo la presentazione delle liste, «emergono dati di forte squilibrio sia tra le due forze politiche maggiori e il complesso delle altre, sia nel rapporto tra queste ultime sia, anche, tra il Pdl e il Pd, a favore del primo».
Non è la prima volta che l’Agcom richiama le emittenti tv per la disparità di spazio concesso alle varie correnti politiche. Nel monitoraggio effettuato su ordine dell’Authority tra il 10 e il 17 marzo, risulta ad esempio che l’informazione delle principali edizioni dei Tg Rai ha riservato complessivamente il 30,30% del tempo al Pd e il 33,08% al Pdl.
Nello stesso periodo, i Tg Mediaset - azienda di cui è proprietaria la famiglia di Silvio Berlusconi, candidato premier del Pdl - hanno destinato il 25,18% al Pd e il 41,72% al Pdl.

Simili percentuali per il Tg de La7: 26,52% al Pd, 42,64% al Pdl. Per quanto riguarda gli altri partiti, la Sinistra Arcobaleno ha l’11,44% sui Tg Rai, il 7,94% su quelli Mediaset, il 4,97% su La 7. L’Udc ha il 9,89% in Rai, il 4,74% in Mediaset, il 2,06% su La7.

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