Si chiamava Nikolaj Tichonov ed era nato nel 1853 a Elec, nel governatorato russo di Orël. Figlio di un operaio, potè studiare poco. Scrive il Semenenko-Basin nel suo libro che Nikolaj nel 1873 si fece monaco col nome di Nektarij nelleremo di Optina, dove stavano i famosi starcy; il suo starec, cioè maestro e direttore spirituale, fu Anatolij il Vecchio. Presi i voti, nel 1887 si ritirò in clausura e si dedicò alla preghiera esicastica (uninvocazione incessante a Gesù il cui ritmo coincide col respiro). Da autodidatta studiò il latino e il francese, lesse i classici dellascesi cristiana e quelli della letteratura laica europea, dipinse icone. Ordinato sacerdote nel 1898, lasciò la clausura e dal 1912 fu lui lo starec del monastero. Dotato del carisma della profezia, divenne anche il confessore e direttore spirituale di molti intellettuali e scienziati, diversi dei quali riuscì a distogliere dalloccultismo e dallo spiritismo, allora parecchio in voga. Dopo il colpo di Stato bolscevico, Nektarij preparò i suoi monaci al peggio, che infatti avvenne nel 1923, quando il monastero venne chiuso dautorità. Nektarij fu arrestato e condannato alla fucilazione, ma diversi tra i suoi figli spirituali, adesso ammanicati col nuovo potere, riuscirono a far commutare la condanna in esilio.
Venne confinato nel governatorato di Kaluga, nel villaggio di Plochino, e poi in quello di Brjansk, a Cholmici. Quando il metropolita Sergij emanò la celebre dichiarazione in cui si sottometteva al governo sovietico, Nektarij ne prese le distanze e cessò di riconoscerne lautorità. Morì nel 1928.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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