Nel 2009 cresciuti i tentati suicidi: uno ogni 37 ore al pronto soccorso

Da gennaio a maggio un tentato suicidio ogni 37 ore, gesti estremi praticamente raddoppiati rispetto al triennio 2003-2005 (uno ogni 63 ore). Ai tempi della crisi il malessere dilaga nelle grandi città, e a fotografarlo è l’ospedale San Carlo di Milano: 93 casi di tentato suicidio arrivati al Pronto soccorso nei primi cinque mesi 2009, con la previsione di superare «per la prima volta» i 200 casi a fine anno, registrando un +30% rispetto al 2008 (175 casi in tutto). Fra chi ha provato a farla finita da inizio anno a oggi tornano a crescere gli under 25 (14,1% del totale), ma prevalgono su tutti i 25-44enni (54,3%). Nel triste bollettino spicca poi un aumento dei suicidi falliti per poco: i «codici gialli» schizzano dal 33,7% del 2008 al 50,5%, mentre i «codici rossi» passano da 1,7% a 5,5%. I numeri del dramma sono stati diffusi dall’ospedale di via Pio II, che dal 1° giugno aderisce a un progetto approvato nel bando 2006 della Ricerca finalizzata del ministero della Salute, condotto dall’Agenzia di sanità pubblica del Lazio e dall’Istituto farmacologico Mario Negri di Milano.
L’obiettivo è far luce sul fenomeno del tentato suicidio: «Un fenomeno troppo spesso sottovalutato - spiega Barbara D’Avanzo, a capo dell’Unità di epidemiologia e psichiatria sociale del Mario Negri -. Più frequente fra le donne (al contrario del suicidio vero e proprio, più diffuso tra gli uomini), il tentato suicidio è il primo fattore di rischio per il suicidio reale». Eppure, su questo terreno «oggi si procede ancora un po’ a tentoni», dice l’esperta. Ma quanto questo effetto «giovane Werther» è legato al clima internazionale di recessione economica? «È troppo presto per dirlo», avverte con prudenza Giuseppe Biffi, direttore del Dipartimento di salute mentale del San Carlo. Anche se «in questi momenti di difficoltà economica ad aumentare non sono le malattie psichiatriche gravi (le psicosi), bensì quelle più lievi come ansia e depressione. Il tentativo di togliersi la vita è in genere un modo per chiedere aiuto», precisa. Tabelle alla mano, il trend dei tentati suicidi intercettati dal Pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Milano è in chiara crescita: 155 casi nel 2006, 167 nel 2007 e 175 nel 2008. E considerata la cifra già raggiunta nei primi cinque mesi 2009, l’anno potrebbe chiudersi con il tragico record di «220 tentati suicidi», calcolano gli esperti della struttura meneghina. Che sotto la Madonnina è «una delle quattro, oltre al Policlinico e agli ospedali Niguarda e San Paolo - ricorda Biffi - dove al Pronto soccorso lo psichiatra è reperibile 24 ore su 24». Un osservatorio speciale, dunque, per far luce su un disagio in aumento evidente. Zoomando su sesso ed età, si legge nero su bianco la conferma che il tentato suicidio è un disperato epilogo «in rosa»: anche nel 2009 le donne sono in netta prevalenza, soprattutto nella fascia under 25 dove sfiorano l’80%, mentre il bilancio maschi-femmine si pareggia fra gli over 65.

Quando ai periodi della vita più a rischio, la consistenza dei casi fra i 25-64enni fa prevedere che, a trend immutati, a fine 2009 potrebbero risultare raddoppiati rispetto al 2006 i tentati suicidi tra i milanesi giovani adulti e di mezza età».

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