Politica

Nel cuore delle Dolomiti il Quinto raduno dei mezzi militari storici

Appuntamento dall'11 al 13 settembre. Saranno percorsi i luoghi della Grande guerra mondiale nel segno della pace. Panorami favolosi e momenti di riflessione

Lo scenario dolomitico sarà nuovamente il palcoscenico che accoglierà, dall'11 al 13 settembre, la quinta edizione del raduno di mezzi militari storici che percorreranno i luoghi della Grande guerra mondiale nel segno della pace. L'Alta Badia fu infatti teatro di grandi combattimenti tra i reparti alpini italiani e austriaci. Tra i luoghi storici visitati il Passo Valparola con il museo di Guerra e il monte Lagazuoi. Durante lo scorso Decennio gran parte dell'areale è stato ripristinato e reso agibile ai visitatori, grazie all'intervento di vari enti. Il monte Lagazuoi e le adiacenti aree delle Cinque torri, del Falzarego e del Valparola, sono diventati un vasto museo all'aperto nel segno della pace e della tolleranza tra i popoli. Nei mesi estivi il visitatore può percorrere camminamenti, gallerie e cenge nella massima sicurezza. Da visitare è sicuramente la galleria del monte Lagazuoi, percorribile dall'alto verso il basso: un tunnel lungo 1.100 metri, scavato con l'ausilio delle mine dall'Esercito italiano.
La tre giorni alla quale sono attesi alcune centinaia di mezzi militari da diverse nazioni europee, prevede escursioni su terreni sterrati molto panoramici, incontri con la cultura ladina e serate a tema.
I mezzi militari, in parte piccoli gioielli ormai introvabili - tra questi modelli Haflinger, Munga Fiat Campagnola, Willy's Jeep, Kübelwagen VW, Horch, moto storiche Sidecar Zündapp, Bmw R75, Motoguzzi Alce - si muoveranno in un'interminabile carovana e potranno essere ammirati lungo le strade delle località dell'Alta Badia.
Ecco alcune delle tappe più interessanti del raduno. Tra il forte di Valparola, adibito a progetto museale e la vetta del Piccolo Lagazuoi è stato recuperato e reso funzionante il sentiero originale approntato dai Kaiserjäger, i tiratori scelti dell'Imperatore d'Austria. Lo sviluppo complessivo è di 2.250 metri, il dislivello di 700 metri. Lungo il sentiero si possono ammirare i resti del Comando austriaco, alcune caverne scavate alla base della montagna ove sono state ricostruite la cucina e il dormitorio dei soldati. Spettacolare è il ponte sospeso a funi metalliche lungo 15 metri ricostruito nel medesimo posto di quello originale austriaco di cui sono ancora visibili gli ancoraggi, i denti di appoggio e gli spezzoni delle funi originali. Il sentiero termina a quota 2.800 metri dove un crocifisso ricorda i caduti della Guerra. Il panorama è favoloso; gli occhi spaziano dalle Odle al Pelmo, dall'Antelao al Boè, dalle Tofane al Civetta.
Per informazioni Consorzio Turistico Alta Badia www.altabadia.

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