Una provocazione e una polemica: così Massimo Moratti, uscendo dallassemblea degli azionisti Saras, liquida le discussioni nate sulleventualità che la Juventus indossi la terza stella sulla maglia in caso di vittoria dello scudetto di questanno. Un Moratti tranquillo, ringalluzzito dalla vittoria di Udine, che però appena sente Juve, alza le barriere di difesa. «Quello che ha detto Zanetti sono parole sagge («Se la mettono, contenti loro, lo facciano pure, è inutile commentare», ndr) - afferma il presidente nerazzurro -. Vediamo se la Figc accetta la provocazione, a quel punto liberi tutti, è questione di buon senso». E poi, per chi non avesse capito bene, rincara la dose: «È una cosa che ha poca logica, per il momento mi sembra solo una provocazione». Gli da man forte Giancarlo Abete, presidente federale: «Terza stella alla Juve? La federazione farà rispettare le regole. Nessuno ha posto il problema e vedremo se sarà posto. Se ci sarà fatta una domanda, risponderemo».
Liquidata, si fa per dire, la Juventus, Moratti sorride al nome di Guardiola: «Credo che si prenderà un anno sabbatico». Salvo poi aggiungere: «Per il futuro penso solo a Stramaccioni. A lui do un voto molto buono. Contro Cagliari e Fiorentina, anche se non è andato bene, ha avuto coraggio e questa cosa non mi è dispiaciuta per niente».
Insomma, su chi sarà il prossimo allenatore dellInter, Moratti non si sbilancia: Guardiola fuori dai giochi (ma davanti a unofferta di 10 milioni netti annui, cosa farà Pep?), Stramaccioni in bilico, Leonardo alla finestra. E su Leo, ex tecnico rossonerazzurro, che i rumors in Francia dicono possa ritornare allInter in veste di dirigente, Moratti glissa elegantemente: «Ho letto quello che si dice in Francia, mi fa piacere ma non credo accadrà. Tutto dipende dallevoluzione che vogliamo dare al club. È necessario guardarsi intorno, per lui come per altri».
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