Altro che storia di letto, a tre giorni dal ballottaggio il Cinziagate bolognese diventa roba da codice penale: peculato e abuso dufficio sono i reati ipotizzati dalla Procura di Bologna dopo le accuse del candidato sindaco del centrodestra, Alfredo Cazzola, al candidato del Pd, Flavio Delbono (nella foto), sullutilizzo improprio di fondi pubblici quando questultimo era assessore al Bilancio del Comune, poi vicepresidente della Regione. Al vaglio dei pm (che al momento procedono contro ignoti) ci saranno 8 anni di spostamenti di Delbono, dal '99 al 2007: uso delle auto blu e viaggi allestero soprattutto. Massimiliano Serpi, da oggi procuratore reggente della Procura bolognese, e il pm Luigi Persico guarderanno alle missioni fatte assieme allex segretaria ed ex compagna di Delbono, Cinzia Cracchi, che tramite il suo avvocato si è detta pronta a rispondere ai magistrati. I pm hanno chiesto tutta la documentazione a Comune e Regione, ma solo entro fine luglio, quando il nuovo sindaco sarà già insediato. E Delbono è favorito col 49,4% del primo turno, contro il 29% di Cazzola.
La Regione dice di essere pronta a collaborare, ma il tema delluso disinvolto delle auto blu esiste da tempo: negli ultimi tre anni, la Regione ha speso per la sua giunta (12 assessori, il governatore e il suo vice, Delbono, appunto) oltre due milioni, 650mila solo nel 2008. Vale a dire 140 euro al giorno a testa, complessivamente quasi 2mila euro al giorno. Ora la Procura dovrà verificare le cifre e disaggregare i dati relativi a Delbono.
Nel mirino dei pm gli sprechi di Delbono denunciati da Cazzola
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