Nel mondo oltre 10mila clienti si affidano al «Servizio Sos»

La struttura Ibm business continuity and resiliency services (Bcrs), si occupa della vendita e dell’erogazione dei servizi di consulenza e dei servizi di housing, hosting e disaster recovery (ospitare dati e ripristino dello status quo in caso di blocco del sistema, ndr) finalizzati a dare ai clienti la possibilità di un recovery (ripristino totale) dei propri ambienti in caso di emergenze gravi o di stati di crisi. Ibm, con oltre 1.600 professionisti dedicati alla business continuity (continuità del lavoro) vanta oltre 40 anni di esperienza in questo ambito e nel rendere sempre disponibile i dati aziendali (availability). Nel mondo più di 10mila clienti si affidano a Ibm per il disaster recovery (recupero e ripristino del sistema in caso di guasto o interruzione accidentale, ndr), oltre 3.400 per proteggere i propri dati, per un totale di 24 Petabyte di informazioni gestite.
I servizi sono erogati in Italia da due centri di elaborazione dati (datacenter): il primo, lo snodo principale, a Settimo Milanese e il secondo, a Roma. Nel loro complesso, i datacenter Ibm Bcrs sono primi in Italia per dimensioni, capacità ed eterogeneità di apparati, livelli di continuità garantiti e servizi forniti. Inoltre, le caratteristiche infrastrutturali dei due siti e l’ampia disponibilità di connettività locale e geografica ne fanno tra i più avanzati a livello europeo.
Ibm ha una grande tradizione nella disciplina dei servizi di business continuity con 150 centri di disaster recovery e business continuity in 55 Paesi - di cui 2 in Italia - e un’organizzazione specifica in ogni nazione in cui i servizi sono erogati. Il team è composto da specialisti in grado di assistere i clienti dal disegno della strategia di business continuity dell’It fino al completamento (delivery) delle operazioni. In Italia circa 300 aziende di tutti i settori di mercato (dalla Pubblica amministrazione, alle banche, all’industria con un focus particolare alla piccola e media impresa) si avvalgono dei servizi Ibm in quest’area. Per andare incontro all’esigenza delle imprese di migliorare i processi di back-up e restore (salvataggio e ripristino, ndr) e allo stesso tempo consentire loro di avere soluzioni sostenibili, Ibm ha lanciato una nuova linea di servizi, gli Information protection services (servizi di protezione delle informazioni) che consente di acquistare un servizio di back-up e restore per i dati che risiedono sui desktop (i singoli computer dei dipendenti), sui server dipartimentali e nei datacenter. Il cliente attraverso un portale accede al servizio disponibile in modalità cloud (sta per «nuvola», i dati non risiedono in un luogo fisico per cui vi si può accedere da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, ndr) ed è in grado di disporre di un report continuo e analitico di tutte le operazioni di salvataggio e ripristino con un supporto 24 su 24.

Il responsabile informatico, così, non ha più bisogno di acquisire e gestire un'infrastruttura di back-up e restore, ma si affida a un team specializzato con un costo mensile flessibile, che varia secondo i dati salvati.