«Il vero allarme-caldo per quanto riguarda lItalia è alle spalle»: ne è convinto il colonnello Giuseppe Frustaci, del Servizio meteorologico nazionale dellAeronautica militare, che ci tiene a differenziare lemergenza che sta vivendo la Spagna e il Portogallo con la situazione di casa nostra.
Si può dire che da noi lallarme è rientrato?
«Il caldo di questi giorni rientra nella media stagionale. Se a luglio la colonnina di mercurio va oltre i 30 gradi è tutto assolutamente nella norma. Anche punte di 31 o 33 gradi in alcune città non possono essere condiderate temperature eccezionali e pertanto non vanno segnalate. Molto diversa, invece, è la situazione della penisola iberica. Anche se il fenomeno atmosferico è lo stesso, che interessa nel complesso larea mediterranea occidentale, in Spagna e in Portogallo la situazione è più grave. E questo per un semplice motivo: i venti di nord-ovest hanno portato aria fresca sul nostro territorio. Per questo ora abbiamo temperature più miti».
E per quanto riguarda il mese di agosto?
«È decisamente presto per dirlo. Le nostre previsioni arrivano fino ai 10 giorni e in questo arco di tempo non prevediamo nuove punte di caldo. Ma è probabile che entro la fine di agosto tornerà anche da noi il caldo eccezionale».
Quella 2005 sarà ricordata come unestate eccezionalmente calda?
«Direi di no. Il 2003 lo è stata, ma non tanto per i livelli raggiunti dal termometro, che rientravano nelle medie stagionali, ma piuttosto per il caldo prolungato.
«Ma nel nostro Paese lemergenza è alle spalle»
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