Dal Matitone fino al primo binario della stazione Brignole, in mezzo al traffico di un venerdì qualsiasi a Genova, un pedone impiega soltanto cinque minuti in più di un automobilista. Lo conferma il risultato del «Trofeo Tartaruga», la gara che si è svolta ieri mattina tra mezzi di trasporto urbano organizzata dal Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato. Lobiettivo della manifestazione è quello di promuovere tra i cittadini luso di mezzi di trasporto poco inquinanti o del tutto ecologici dimostrando che non solo si arriva prima, ma che si risparmia anche denaro. La dimostrazione? Il primo arrivato è stato Marco Elena, volontario di Legambiente, che ha tagliato il traguardo in 12 minuti a bordo di una bici elettrica al solo costo (molto contenuto) della ricarica.
A seguire tutti gli altri tipi di biciclette: la city bike di Giorgio Gatti, volontario del Club amici della bicicletta, ha impiegato 14 minuti e forse sarebbe arrivata ancora prima se non fosse stato per il tempo trascorso da Giorgio al bar a consumare brioche e cappuccino. Al terzo posto si è piazzata la bici reclinabile condotta dal volontario Vincenzo Porrella che ha utilizzato anche la metropolitana (impiegando 17 minuti) e la city bike di Giorgio Ceccarelli del circolo della bicicletta, arrivato a Brignole in 18 minuti. Buona la performance anche di Federico Bergari e Marco Agostini che hanno utilizzato lo scooter elettrico impiegando 19 minuti (si è calcolato che il costo del viaggio sia stato di 0,66 centesimi comprensivi di 0,035 centesimi costo di ricarica più assicurazione pari a 0,66 centesimi).
A questo punto una sorpresa. Al sesto posto, davanti alla bici intermodale, si è piazzata lauto del car sharing, guidata dal direttore generale Car sharing di Genova, Marco Silvestri. Va ricordato che lauto a noleggio può percorrere le corsie gialle e trova facilmente parcheggi dedicati, dunque consente una più facile mobilità cittadina a chi la guida: alla fine ha portato il suo conducente a destinazione in 21 minuti, e sebbene il costo sia necessariamente superiore a quello di una bici o di uno scooter può vantare più comodità.
Solo al settimo posto la bici intermodale, che nella passata edizione, invece, si era piazzata sul podio. A guidarla Massimiliano Amirfeiz, portavoce del comitato Bolanci, che è stato penalizzato dal lento interscambio effettuato con la metropolitana nel tratto Di Negro-De Ferrari finendo per titalizzare un tempo complessivo di 22 minuti.
Praticamente a pari merito taxi, autobus e auto elettrica, mezzi sui quali sono saliti Patrizia Terribile (volontaria Legambiente), Luca Dallorto e Santo Grammatico, rispettivamente assessore alle Politiche ambientali del Comune e coordinatore generale di Legambiente Liguria, e Marco Castagnone, volontario. Certamente il taxi è risultato il mezzo più costoso con una corsa costata 12 euro e 28 centesimi, ma non competitivo sui tempi rispetto alla bicicletta o allo scooter, visto che ha impiegato lo stesso tempo dellautobus e dellauto elettrica: 29 minuti.
Penultima la Multipla Fiat a metano guidata da Sandro Tripodi, gestore di un distributore di metano, che ha impiegato ben unora e 4 minuti a percorrere 5 chilometri. Tripodi non ha trovato parcheggio nel congestionato centro tra piazza Dante e De Ferrari, né nella zona della stazione Brignole. Dopo di lui soltanto il pedone, Andrea Agostini, presidente del circolo Nuova Ecologia di Legambiente di Genova che è arrivato in 69 minuti.
Ieri pomeriggio, poi, i volontari di Legambiente hanno incontrato il candidato sindaco della Cdl Enrico Musso, (sostenitore accanito delle due ruote) a bordo del Treno Verde per parlare di «Autovetture, piste ciclabili o tram: quali i mezzi migliori per una mobilità sostenibile?».
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