Nel trapanese il commissariato rischia lo sfratto

Castelvetrano, la città natale del boss latitante Matteo Messina Denaro, rischia di rimanere momentaneamente senza un posto fisso di polizia. Il tribunale civile di Palermo ha, infatti, convalidato lo sfratto presentato dal proprietario dell’immobile, il cui contratto è scaduto nel 2002. I locali devono essere lasciati liberi dal 30 giugno prossimo.
Un progetto per l’utilizzo di un fondo confiscato alla mafia prevede la costruzione di un nuovo locale destinato a ospitare il commissariato di polizia. Tuttavia, com’è emerso anche nel corso di un recente incontro in prefettura, sono necessari da due a tre anni.

Sull’argomento il coordinatore e deputato nazionale dei verdi, Massimo Fundarò ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro dell’Interno, Giuliano Amato, che sarà trattata oggi pomeriggio nell’aula di Montecitorio nel corso del settimanale appuntamento con il «question time». Il ministero dovrà anche pagare 5 anni di arretrato a titolo di risarcimento danni (si parla di una cifra di circa 500mila euro).

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