Sul movente del sequestro del bus, gli investigatori della Digos di Torino sembrano non avere dubbi. «A meno di colpi di scena clamorosi, escludiamo la componente terroristica - spiegano -. Molti albanesi sono di fede islamica, è vero, ma hanno soprattutto una componente atea al loro interno. Per il momento tutto lascia pensare a un tentativo di rapina finito male. Probabilmente i sequestratori avevano progettato il classico «colpaccio»: rapinare tutti i passeggeri del bus, allora di punta, avrebbe fruttato loro un bel gruzzolo. La benzina? A nostro parere sarebbe servita da deterrente, da minaccia. Chi vuol fare un attentato usa lesplosivo, no? E probabilmente, dopo il colpo, gli albanesi progettavano comunque di dar fuoco al bus.
Purtroppo per loro hanno dovuto fare i conti con ben due allievi della scuola di polizia di Alessandria presenti sul bus: la loro reazione ha mandato a monte il colpo, costringendo i balordi a trovare in fretta e furia una soluzione a quel pasticcio nel quale, allimprovviso, si sono ritrovati».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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