Nell’ex cotonificio un parco tecnologico per sfidare il futuro

L'iniziativa è coraggiosa e lancia un profondo segnale di speranza per l'imprenditoria comasca, in particolare quella manifatturiera che non sfugge alla crisi globale dei mercati. Il segnale forte arriva dalla Camera di Commercio di Como, che ieri a Lomazzo ha inaugurato ComoNExT Parco Scientifico Tecnologico, il primo in assoluto nella provincia lariana, sorto sull'area industriale dell'ex Cotonificio Somaini, fabbrica fallita quasi quarant'anni fa e tornata ora a nuova vita. E se il buongiorno si vede dal mattino l'alba di ComoNExT non avrebbe potuto essere più radiosa: ancora prima dell'inaugurazione (alla presenza, fra gli altri, dell'ad di Banca Intesa, Corrado Passera), già tredici aziende del territorio si sono insediate nel parco e almeno altrettante sono pronte a farlo entro la fine dell'anno. Un'indicazione precisa di grande attenzione verso questa nuova realtà che si prefigge di diventare un prezioso punto di riferimento per l'imprenditoria non solto locale. Il progetto di ComoNExT è stato voluto e realizzato su iniziativa della Camera di Commercio di Como con un impegnativo lavoro durato quattro anni e costato 17,7 milioni di euro. «La realizzazione di ComoNExT - ha affermato ieri Paolo De Santis, presidente della Camera di Commercio di Como - testimonia che il Sistema Como è in grado di fare la sua parte nel rendere l'area più protagonista e più attraente per chi vuole fare impresa. ComoNExT è un grande incubatore d'impresa, un'affascinante realtà con un contenuto di idee e di progetti che possono fare la differenza». «Il benessere del nostro territorio - ha commentato Giorgio Carcano, presidente di ComoNExT - dipende in larga misura dalla capacità di mantenere il settore manifatturiero competitivo e adatto alle sfide della globalizzazione. Nuovi filoni e la costante innovazione di prodotto e di processo delle produzioni tradizionali sono elementi necessari del rinnovamento. ComoNExT nasce per dare un aiuto ed una casa alle aziende di oggi e di domani». L'obiettivo principale di ComoNExT è diventare entro il 2011 il «faro tecnologico» della Regione Insubrica: un luogo dove attirare imprese caratterizzate da contenuti innovativi e basate su tecnologie avanzate, che possono contare su un centro di trasferimento tecnologico collegato con i principali enti di ricerca pubblica e privata mondiali. Tutto questo è possibile grazie ad un collegamento organico con il tessuto industriale e ad una posizione territoriale di eccellenza, con la strategica vicinanza a Milano, Como, Lecco, Varese, alla Svizzera, agli aeroporti lombardi, alla Fiera di Rho-Pero e alle università milanesi. Gli spazi lavorativi (laboratori ed uffici) messi a disposizione dal Parco - 10mila metri quadri di superficie recuperati su un totale di 22mila - sono dotati di tutte le infrastrutture necessarie per un'azienda che voglia innovare e sperimentare nuove soluzioni. Curatore del progetto architettonico è Ado Franchini (dello Studio di architettura ADM), docente di Progettazione al Politecnico di Milano: «Gli aspetti positivi dell’iniziativa - afferma - sono sotto gli occhi di tutti. Intanto ridare fiato e speranza a un comparto in difficoltà attraverso un luogo dove davvero si può progettare il futuro e guardare avanti in modo ottimistico. L'intervento di recupero della fabbrica dismessa è stato poi, sul piano architettonico, molto valido perché ha consentito di ridare vita a un immobile fermo da anni.

Sono stati ricavati 70 spazi di lavoro di varie dimensioni, oltre ad aree comuni, attraverso un intervento di notevole spessore. Trovo che questa sfida della Camera di Commercio di Como sia coraggiosa e dia un forte segnale di speranza al comparto e ai giovani che si approcciano al mondo del lavoro».

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