Allufficio postale invece che allospedale o in farmacia. Cambia il volto delle Poste nei piccoli Comuni montani, dove gli uffici, per non morire, dovranno inventarsi nuovi - ma fondamentali - servizi.
Lo ha chiesto il presidente della Liguria Claudio Burlando allamministratore delegato di Poste Italiane Spa, Massimo Sarni. Le decisioni sono contenute in un protocollo che stabilisce che gli 80 uffici postali sparsi in tutta la Liguria mantengano unapertura minima settimanale di tre giorni per un totale di almeno 18 ore di servizio in ogni comune e limpegno a garantire il servizio di recapito postale in tutti i comuni montani per sei giorni alla settimana.
Così le Poste attiveranno nuovi servizi come la consegna e la distribuzione dei plichi contenenti documenti, referti, medicinali e altri generi. Per lerogazione di questi servizi molto importanti per chi vive fuori dai grandi centri cittadini Poste Italiane stringerà specifici accordo sulla base delle esigenze di ciascun territorio con i comuni interessati, con eventuali altre amministrazioni e la Regione.
Si tratta di un progetto già sperimentato in Piemonte. Ma non è tutto. Le Poste simpegnano anche a dar vita a un piano di distribuzione automatica sul modello dello sportello bancomat per garantire la continuità del servizio anche nelle giornate di chiusura degli sportelli postali, assicurando anche funzioni importanti dal punto di vista sociale come la consegna delle pensione agli anziani.
«Unintesa molto importante - anticipa Burlando -, perché apre un confronto con Poste Italiane Spa per esaminare globalmente il problema degli sportelli nei piccoli comuni: la consegna dei referti, per esempio, serve a rafforzare la presenza degli uffici postali come centri di salvaguardia e sviluppo delle zone dellentroterra, località che stanno anche conoscendo fenomeni di ritorno alla nuova residenzialità».
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