Nella corsa alla fibra ottica Telecom resta alla finestra

La nuova corsa all’oro si chiama fibra ottica. Che poi sarebbe l’ormai famosa rete Ngn che vuole dire New generation network, la rete ultraveloce capace di trasportare il segnale televisivo digitale e servizi innovativi nelle case degli italiani. Nella corsa alla fibra ottica in questi ultimi mesi si sono mossi in tanti. Non solo operatori di tlc come Fastweb, Wind e Vodafone che hanno proposto un loro progetto da 2,5 miliardi per cablare 15 città ma anche le Regioni. Il più concreto pare il progetto della Lombardia che è già stato presentato anche all’Authority per le tlc presieduta da Corrado Calabrò che vorrebbe portare il collegamento in fibra a 2 milioni di famiglie nell’hinterland milanese con un costo di circa 1,3 miliardi di euro. Milano invece è stata interamente cablata da Metroweb che è stata venduta dal Comune a un gruppo di fondi. Telecom e gli altri operatori già affittano parte delle dorsali da Metroweb. E per la cablatissima Milano (dove la copertura è di circa il 90%) l’amministratore delegato di Telecom Franco Bernabè ha proposto il passaggio dalla rete in rame a quella in fibra come esperimento pilota in vista dell’Expo del 2015. Insomma le iniziative ci sono anche se quella degli operatori concorrenti all’ex monopolista sembra ad alcuni un ottimo scudo per prevenire ulteriori aumenti dell’unbundling in favore di Telecom da parte dell’Authority. C’è in corso infatti una consultazione che dovrebbe concludersi a fine luglio per aumentare le tariffe che gli operatori alternativi pagano per transitare sulla rete Telecom. Secondo le previsioni l’aumento potrebbe essere del 12% in tre anni. Telecom, oberata da un debito da 34 miliardi di euro, fino ad ora comunque è riuscita a non promettere nulla circa gli investimenti sulla rete in fibra.

Ma è chiaro che da più parti, sia gli operatori alternativi sia le Regioni, stanno cercando di stimolare il suo intervento che alla fine non potrà mancare. Qualche iniziativa c’è, anche se piccola. L’ex monopolista ha infatti siglato un’intesa per realizzare una rete in fibra ottica per il Vaticano per la trasmissione integrata di servizi.