Nella festa del papà, ci coccola Mamma Silvio

Oggi tutti i papà d'Italia possono festeggiare eccetto uno: Silvio Berlusconi, che dovrà inceve rimandare alla festa della mamma

Nella festa del papà, ci coccola Mamma Silvio

Oggi tutti i papà d’Italia possono festeg­giare eccetto uno: Silvio Berlusconi, che dovrà invece rimandare alla festa del­la mamma. È uscito infatti un testo serio di uno psicologo, Alessandro Amadori, intitolato Madre Silvio (ed. Mind). In co­pertina il volto di Berlusconi sostituisce quello della «Madonna con Bambino». Amadori sostiene che Berlusconi svolge un ruolo materno, non educa ma accudi­sce i cittadini e predilige il lato domesti­co, affettivo e privato a quello pubblico, statale e normativo. Ma non solo: Berlu­sconi avrebbe un volto femminile e la sua stessa passione per le donne e magari per le grandi tette, sarebbe un transfert della sua indole materna.

Femmina non me l’aveva mai detto nessuno, commenterà la rea Silvia, in arte Cavaliere. Dunque, la sua assidua frequentazione di donne na­sce da affinità: la premier ha bisogno di amiche con cui confidarsi e parlare in inti­mità; allora non mente quando dice che lui con le donne non ci fa niente... In verità anch’io ho sostenuto che l’ap­peal di Berlusconi è seduttivo e non cari­smatico, dunque di genere più femmini­le che maschile. Più piacione-civettuolo che autoritario-paterno. E sul piano stori­co, sostengo da tempo che la Dc sostituì il paternalismo fascista con il maternali­smo di Stato, incline ad allevare più che a educare i cittadini, a perdonare più che a responsabilizzare, a far prevalere il lato familistico e domestico su quello etico-vi­rile e statale. Del resto pure la tv è definita Mamma Rai e Berlusconi non a caso è im­prenditore di tv, altare domestico a voca­zione materna ( A proposito,anche l’auto­re del libro fu lanciato dai telequiz).

Questa tesi di Berlusconi mamma scon­volge politica e tribunali: spiazza la Boc­cassini ma anche Vendola, offre una li­nea difensiva inattaccabile e lo riposizio­na in continuità con la vecchia Dc. Però comporta un inestimabile sacrificio: offri­re il corpo del reato, l’organo virile, alla patria.

Per la salvezza d’Italia e sua perso­nale, Presidente, proceda alla mutilazio­ne; un medico pietoso al suo posto le fisse­rà una coccarda tricolore. L’Italia ricono­scente venererà la reliquia, riposta in una teca, e lei proseguirà ad allattarci.

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