«Nelle orazioni del 25 aprile si dia spazio ai vinti»

Il sacrificio dei Vinti commemorato nelle celebrazioni per il 25 aprile a Genova. È la richiesta avanzata dal responsabile regionale alla sicurezza del Pdl Gianni Plinio a Nando Dalla Chiesa, oratore ufficiale delle celebrazioni genovesi. Plinio spiega come un riconoscimento al sacrificio di tante persone possa rappresentare una svolta nelle celebrazioni di questa ricorrenza: «Se le mi sollecitazioni venissero accolte un importante passo in avanti verrebbe fatto sulla strada maestra della pacificazione nazionale e della civiltà - ricorda Gianni Plinio -. Ricordo le parole di rispetto rivolte all’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a chi, pur militando dalla parte degli sconfitti, ritenne di battersi per la Patria e quelle dell’allora presidente della Camera Luciano Violante che invitava a capire anche le ragioni dei vinti».
L’appello del rappresentante del Popolo della Libertà va anche al presidente della Regione Claudio Burlando perché deponga una corona di fiori anche sul sacrario dei caduti della Rsi a Staglieno e al sindaco Marta Vincenzi perché si impegni nel fare intitolare una via della città a Cesare Sangermano milite fascista di 19 anni che, prima di morire, fece graziare un partigiano ferito in uno scontro: «A sessantasei anni di quei tragici fatti sarebbe assai bello se il 25 aprile il ricordo accomunasse tutti quelli che, fosse la barricata o il colore della camicia, si sacrificarono e caddero nell’adempimento del proprio dovere ed in coerenza con gli ideali in cui credevano».

A fare polemica sul 25 aprile è invece Futuro e Libertà che continua a ribadire e contesta chi nel Pdl aveva storto il naso di fronte ad esponenti che in passato non avevano mai dato segnali di rinnegamento del fascismo: «Faccio i complimenti al coordinamento di Genova - ha detto il coordinatore nazionale dei finiani Roberto Menia - per avere deciso di scendere in piazza».