IL NEO SINDACO ROBERTO CENNI

Parte l’operazione zucchini, il primo atto da sindaco di Roberto Cenni. «Avete visto quanto sono grossi? E chi li vende non paga nemmeno le tasse. Basta, con un’ordinanza farò allontanare i camioncini abusivi dalla Pistoiese».
Lei è un imprenditore. Si sente un po’ come Berlusconi?
«Solo perché anch’io ho sentito che dovevo impegnarmi. Ma se la sinistra avesse aperto gli occhi, avrebbe potuto trovare qualcuno capace di affrontare la situazione».
Il Cavaliere l’ha chiamata?
«No. Però mi hanno telefonato Martini e Gestri. Spero che riusciremo a lavorare insieme, anche se in passato non ho visto molta collaborazione tra le amministrazioni. Eppure erano tutte dello stesso segno».
Si aspetta un’opposizione corretta?
«Lo spero. Del resto mettere in piedi una giunta è come far partire un aereo. La rotta è già stabilita».
Come ha fatto a vincere in un feudo rosso?
«Perché la gente ha capito che la sicurezza e il controllo dell’immigrazione non sono né di destra né di sinistra».
Governerà una città spaccata a metà.
«Solo per i voti. I problemi sono di tutti e io cercherò di avere la fiducia di tutti. C’è una città da risollevare economicamente e socialmente.

Qui vivono, con tutte le conseguenze relative, 15mila persone che non risultano e a cui bisogna dare diritti e doveri, assistenza e controlli».
Intolleranza razziale?
«Macché. Anzi, voglio aprire un tavolo delle etnie. E poi fare cose concrete sul piano sociale, come creare un assessorato alla Sanità e uno al Turismo».
MSc

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