da Foggia
Il cordone ombelicale è stato reciso da «una mano esperta, in modo perfetto». Poi la piccola è stata avvolta in un lenzuolo celeste e abbandonata sotto un albero, in una zona di campagna solitamente frequentata da molti cani randagi. È solo un caso se la piccola Maria Diletta, così come l'hanno chiamata i medici che adesso l'hanno in cura, è ancora viva.
Domenica sera la neonata è stata trovata in contrada Santo Stefano, a due chilometri dal centro abitato di Cerignola, da una donna di 78 anni che abita in una masseria della zona. L'anziana è stata attirata da quel fagotto. Lo ha aperto e ha visto che dentro c'era una neonata che piangeva e strillava. Si è spaventata, ha telefonato subito alla figlia. Le ha raccontato di quel lenzuolo celeste con dentro una bambina. È stata poi la figlia dell'anziana ad allertare il 113. In poco tempo è arrivata la polizia che ha preso in consegna la bambina e l'ha portata in ospedale, prima al Tatarella di Cerignola, poi in neonatologia, agli Ospedali riuniti di Foggia, dove la piccola è stata visitata e curata. Fortunatamente Maria Diletta sta bene: è una bimba dai capelli bruni, pesa due chili e mezzo ed è di carnagione chiara. Il sospetto della polizia (che ha accertato che le due donne che hanno dato l'allarme sono estranee ai fatti) è che la mamma sia una cittadina italiana.
La bambina, molto probabilmente, è stata partorita nel pomeriggio di ieri, poche ore prima del ritrovamento, avvenuto verso le 21. Ora la polizia sta cercando di capire i motivi dell'abbandono e lancia un appello alla madre: «Noi siamo qui a disposizione della mamma della neonata - ha detto Antonio Lauriola, dirigente del commissariato di Manfredonia che regge anche l'ufficio di Cerignola -. Siamo disposti a comprendere questo gesto che, apparentemente, sembra inspiegabile». E proprio per capire quello che è accaduto la polizia ha controllato tra ieri sera e oggi un campo nomadi della zona di Cerignola e gli ospedali. Sono stati anche ascoltati alcuni ginecologi per capire se avevano in cura donne giunte al termine della gravidanza.
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