Nepal, il re accetta di traslocare

Katmandu. Il re del Nepal, formalmente già deposto e raggiunto da un «avviso di sfratto» dal palazzo dopo la recente abolizione della monarchia, per la prima volta ha mostrato disponibilità ad andarsene, ritirandosi alla vita di semplice cittadino, ma ha chiesto che le autorità proteggano lui e la sua famiglia e lo aiutino a trovarsi un nuovo alloggio. Lo riferiscono i giornali filogovernativi nepalesi. Re Gyanendra «ha espresso l’intenzione di conformarsi alla storica decisione dell’assemblea costituente (che ha abolito la monarchia) e di lasciare pacificamente il suo palazzo», ha annunciato un portavoce del Palazzo di Narayanhiti (il Palazzo reale), Pradeep Aryal, citato dal giornale The Rising Nepal. Il re, comunque, ha consultato gli astrologi per conoscere il periodo più propizio per traslocare.
L’altroieri il re ha ricevuto una lettera che l’invitava ufficialmente a lasciare il palazzo per un’abitazione privata entro i prossimi 15 giorni, pena lo sgombero forzato.

Ma Gyanendra ha fatto sapere che se le autorità gli garantissero un alloggio, per lui sarebbe più facile ritirarsi. Il sovrano potrebbe infatti essere costretto a cercarsi da solo una nuova casa, visto che la sua residenza privata è occupata dal figlio, il principe ereditario Paras, che con il padre non ha buoni rapporti.

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