(...) squadra in crisi, in una trasferta sin troppo delicata, ha deciso di non convocare, nemmeno per la panchina, il suo giocatore di maggiore talento. Difficile non pensare ad uno strappo tra i due - un po' come ai tempi della Roma - anche se il diretto interessato e la società non hanno gradito le tante illazioni delle ultime ore. Che come sempre, quando si parla di Cassano, hanno valicato l'Appennino.
«L'esclusione di Antonio Cassano per la trasferta di Udine è una scelta tecnica e basta - ha detto ieri Del Neri - dispiace che una decisione presa in tutta serenità sia stata fatta passare come un litigio tra il sottoscritto e il calciatore, dispiace per l'ambiente, per la società, per i tifosi». Cassano negli ultimi giorni ha lavorato a singhiozzo, dopo la botta alla gamba sinistra rimediata nel match di domenica scorsa con l'Atalanta. Il giocatore però pare in recupero, quindi non sarà una scelta dettata dai suoi guai fisici. Di certo, quello di Del Neri è un atto di coraggio: sarebbe stato sin troppo semplice mascherare quest'esclusione con un referto dell'infermeria.
Il mister blucerchiato ha così lanciato un messaggio a Fantantonio ma anche all'intera squadra. «È vero, Cassano non sarà convocato. Ma lui è un giocatore del gruppo. Non si può basare il lavoro di una squadra su un solo giocatore. Sarà un modo per stimolare Antonio, che non sta attraversando un momento brillante, come l'intera squadra - ha detto Del Neri - una scelta per cercare di dare alla squadra maggior forza fisica e intensità in vista di una gara fuori casa che, a mio avviso, sarà estremamente combattuta e molto dispendiosa dal punto di vista muscolare». Cassano ieri non è sembrato per nulla turbato dallesclusione, è uscito dallo spogliatoio cantando a squarciagola «Pensieri e parole» di Lucio Battisti e divertendosi a storpiarne il testo. Da leggere come una provocazione al tecnico? Poi un sorriso tranquillo ed un saluto verso i giornalisti che aspettavano il suo passaggio, poi lingresso nella palestra per proseguire il lavoro di rieducazione.
Il confronto col giocatore comunque c'è stato. «Abbiamo parlato e gli ho spiegato le mie idee - ha detto Del Neri - ma non c'é stato nessuno scontro, abbiamo avuto un colloquio sereno, da uomini, nella correttezza dei ruoli». Il tecnico ha quindi precisato che per la partita di domani vuole mandare in campo «attaccanti che sappiano pressare. È una scelta normale per un allenatore ed è normale da parte del giocatore di accettarlo, come è stato. Una scelta concordata con la società».
Insomma, chissà cosa succederà se le cose poi domani al Friuli dovessero andare male. Del Neri comunque ha deciso. «Se avessi avuto intenzione di convocarlo, sarebbe stato solo per farlo giocare titolare. Fino ad oggi ha sempre giocato, senza mai rifiatare. In passato è toccato ad altri, ora tocca a lui, in futuro potrebbe toccare a Pazzini. Ribadisco, l'esclusione di Cassano è una scelta esclusivamente tecnica: tra noi non c'è stato alcun tipo di frattura».
Ma come ha reagito il talento blucerchiato a questa inattesa esclusione? Sarà per lui forse uno sprone in chiave futura, o Cassano potrebbe anche mollare tutto e lasciare la Samp il prima possibile? Del Neri ha usato toni rassicuranti. «Antonio ha capito e sono sicuro che reagirà cercando di riconquistarsi il posto in squadra. Cassano fa parte di un gruppo in cui non c'è nessun titolare. Potrà stare fermo una, due, sette giornate, dipende. Io spero che possa tornare al più presto e tornare davvero a stare bene, perché spero di recuperare un giocatore determinante: non temo di perderlo, assolutamente».
Sino a un paio di mesi fa, su tutti i giornali - quasi ogni giorno - si leggeva del tormentone tra Cassano e Lippi per la tanto attesa convocazione ai mondiali. Adesso che il posto di Fantantonio è a rischio anche nella Samp, il ct azzurro si fregherà le mani. In fondo, anche le frasi di Del Neri sembrano dare ragione al tecnico di Viareggio.
Ma quali saranno le alternative per la Samp a Udine, anche dopo la cessione di Bellucci al Livorno? Risposta sin troppo semplice, giocheranno Pozzi e Pazzini là davanti. «Ho ancora due allenamenti per decidere, però può essere un'ipotesi - spiega Del Neri -. Senza dubbio per una sfida come quella di Udine, questi due giocatori mi offrono quella potenza fisica che Cassano non può darmi. Proviamo a provare qualcosa di diverso, anche senza un giocatore di qualità».
Due anni fa, quando Cassano venne squalificato per cinque giornate dopo l'espulsione col Torino (maglia gettata in faccia all'arbitro Pierpaoli
), la Sampdoria - allora guidata da Mazzarri - conquistò quattro vittorie ed un pareggio, costruendo una bella fetta della sua qualificazione Uefa. Senza il giocatore di maggior talento, i compagni - quasi stimolati - riuscirono a dare un contributo ancor maggiore. Del Neri, con questa decisione destinata a far discutere, sembra voler scuotere l'intero gruppo. Ma attenti alla partita di domani.
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